Mondo

Iraq: l’Unicef distribuisce aiuti a Baghdad e Qarbala

Distribuiti tra sabato e domenica generi alimentari per circa 900 bambini di cinque istituti di accoglienza

di Redazione

Nonostante il susseguirsi dei bombardamenti sulla capitale irachena, l?Unicef ha distribuito, tra sabato e domenica scorsi, generi alimentari di prima necessità per circa 900 bambini di 5 istituti di accoglienza di Baghdad e Qarbala, raggiunti da camion carichi di aiuti inviati dall?Unicef. Nella giornata di sabato gli operatori hanno distribuito scorte di riso, farina, biscotti HPB ad alto valore proteico e carne in scatola a oltre 800 bambini di 4 istituti d?accoglienza per orfani, disabili e bambini abbandonati del centro di Baghdad. Il giorno seguente, domenica, l?Unicef ha raggiunto l?istituto Hanan della città di Qarbala, a sud-ovest di Baghdad, distribuendo aiuti alimentari e coperte per altri 100 bambini in grave difficoltà e, inoltre, fornendo viveri e assistenza al centro anziani del luogo, anch?esso in condizioni estremamente precarie. Gli istituti raggiunti non dispongono di risorse proprie e dipendono ora interamente da aiuti esterni: nel fornire assistenza ai bambini degli istituti, l?Unicef ha constatato il trauma loro provocato dai bombardamenti e ha predisposto nuove visite nel corso dei prossimi giorni. Nonostante le condizioni estremamente precarie esistenti a Baghdad, come in tutto il resto del paese, l?Unicef rimane operativa all?interno dell?Iraq attraverso 4 uffici (più uno a Bassora temporaneamente costretto a chiudere) e 160 funzionari nazionali Unicef, preparati e in grado di portare avanti interventi di emergenza come quelli effettuati tra sabato e domenica scorsi. Nella stessa giornata di domenica, con le operazioni militari in corso, altri due camion dell?Unicef provenienti dalla Giordania hanno trasportato nella capitale irachena medicinali di base e oltre 26.000 compresse per la potabilizzazione dell?acqua, distribuiti agli ospedali pediatrici ed ai centri sanitari della città. L?Unicef, prima che la guerra iniziasse, è riuscita a completare le procedure di revisione e riparazione dei generatori elettrici, predisposti in tutto l?Iraq per alimentare le strutture sanitarie e gli impianti di rifornimento idrico e di smaltimento dei liquami fognari, nel caso, come è avvenuto a Bassora, che l?energia elettrica venisse interrotta a causa dei combattimenti. L?Unicef è particolarmente preoccupata, insieme allo stato nutrizionale della popolazione infantile, dei danni provocati dall?interruzione delle forniture idriche o di quelli alla rete fognaria: a Bassora 100mila bambini sotto i 5 anni sono a rischio per la mancanza d?acqua, che può provocare epidemie di colera, febbre tifoide o diarrea, che già sono tra le cause prime di mortalità infantile in Iraq. Il piano di emergenza predisposto dall?Unicef prevede – insieme alle attività del personale operativo all?interno del paese – un flusso di aiuti umanitari dai paesi confinanti con l?Iraq: per permettere una rapida risposta umanitaria l?Unicef ha predisposto al confine con l?Iran, la Turchia, il Kuwait e la Giordania scorte di medicinali, prodotti per la potabilizzazione dell?acqua e alimenti ad alto valore nutritivo, per un valore di 9,1 milioni di dollari. L?Unicef continuerà a fornire aiuti e assistenza a favore dei bambini iracheni, nonostante le condizioni di sicurezza divengano di ora in ora sempre più precarie: i fondi stimati necessari per gli interventi umanitari d?emergenza sono ? per i prossimi 6 mesi – di circa 144 milioni di dollari. L?Unicef fa appello all?opinione pubblica perché sostenga i suoi sforzi per la protezione e l?assistenza dei bambini iracheni, la cui sopravvivenza è in queste ore in grave rischio. L?Unicef Italia chiede il sostegno di tutti gli italiani per salvare la vita dei bambini iracheni. Per contribuire: c/c postale 745.000, c/c bancario 894.000/01, Intesa BCI ag.11 Roma, ABI 03069 CAB 05063, intestati a UNICEF-Italia, causale “per i bambini iracheni?, o con carte di credito, telefonando al numero verde 800.745.000.


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