Famiglia

Iraq: l’orrore non ha più confini

Ucciso un bambino colpito da una bomba nascosta in un gioco e fatta esplodere con un telecomando a distanza. Altri 23 feriti

di Redazione

Un attentatore oggi ha ucciso un bambino e ne ha feriti altri 13 nel nord dell’Iraq, quando ha azionato una bomba nascosta in un mucchio di giochi in un parco, nel primo giorno di una festività nazionale islamica.

Il colonnello di polizia Abbas Mohammed ha detto che l’attentatore è rimasto ferito e trasportato all’ospedale nella cittadina di Tuz Khurmato. Una seconda fonte di polizia ha detto che 23 persone sono rimaste ferite nell’esplosione, in gran parte bambini.

L’attentato arriva ad un giorno di distanza dai raid aerei delle forze Usa contro sospetti leader di al Qaeda a nordovest di Baghdad in cui ieri hanno perso la vita 9 bambini e 6 donne, oltre a 19 ribelli.

Proprio ieri le Nazioni Unite hanno pubblicato l’ultimo rapporto sui diritti umani in Iraq, chiedendo alle forze statunitensi di investigare sugli episodi di uccisione di civili durante i raid e di rendere pubblici i risultati.

Le Nazioni Unite hanno anche chiesto l’avvio di inchieste per verificare se i contractor in Iraq abbiano commesso crimini di guerra e abbiano rispettato le leggi del Paese.

L’uccisione di 17 civili iracheni il mese scorso, in una sparatoria che ha coinvolto anche alcuni agenti di Blackwater — la più importante agenzia di sicurezza privata Usa in Iraq — ha fatto scoppiare la polemica tra il governo iracheno e gli Stati Uniti sulle attività e i poteri delle guardie di sicurezza private in Iraq.

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