Mondo

Iraq: l’Onu si arrende e lascia Bagdad

Fonti dell'Onu hanno detto che i funzionari rimarranno a Cipro per almeno quindici giorni, e forse più a lungo

di Gabriella Meroni

Lo staff dell’Onu che si trovava a Baghdad ha lasciato stamattina il suo quartier generale nella capitale irachena per l’aeroporto, dal quale partirà per Cipro. Qui si terranno consultazioni sul modo in cui continuare ad operare in Iraq. Un veicolo dell’Onu ha lasciato il complesso che ospita gli uffici delle Nazioni Unite a Baghdad alle prime ore del mattino mentre un elicottero militare americano sorvolava la zona. I giornalisti sono stati tenuti lontani ed è stato loro vietato filmare l’avvenimento. Fonti dell’Onu hanno detto che i funzionari rimarranno a Cipro per almeno quindici giorni, e forse più a lungo. Il ritiro non riguarda le circa 40 persone dello staff internazionale che opera ad Erbil (nord), né i circa 4.000 iracheni che lavorano per le Nazioni unite. La decisione del segretario generale dell’Onu Kofi Annanriguarda appena un gruppo di funzionari, ma è di alto valore simbolico: i dipendenti rimasti erano l’ultimo baluardo Onu dopo i progressivi ritiri di personale decisi in seguito alla strage del 19 agosto in cui persero la vita 22 persone tra cui il capomissione Sergio Vieira de Mello. Il segretario generale l’hapresa nonostante gli appelli insistenti in senso opposto ricevuti negli ultimi giorni dal segretario di Stato ColinPowell, hanno detto fonti dell’Onu. La paura degli Usa, espressa da Powell ad Annan, era che il ritiro dell’Onu avrebbe influenzato altre agenzie internazionali provocando un fuggi fuggi generale dal Paese nel caos. Croce Rossa e Medicins Sans Frontieres, hanno indicato i rispettivi portavoce, stanno studiando misure analoghe.


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