Mondo

Iraq: la squadra umanitaria di Caritas

La scheda dei centri di coordinamento e dei volontari

di Redazione

Caritas Iraq – Ufficio di Collegamento in Amman Lo staff è composto da: – Faiq Bourachi, responsabile dell?Ufficio di Collegamento, assistito da Youssef Bahooshi, direttore di Caritas Iraq. – 2 segretarie, un contabile, 2 autisti. – Hanno Schaefer, responsabile Comunicazioni (sostenuto da Caritas Germania). – Bearne Jorgensen, responsabile Emergenza (sostenuto da Caritas Danimarca). – Franne Van der Keilen, comunicatore regionale CRS per l?Iraq e i paesi confinanti. Caritas Iraq in Iraq Caritas Iraq ha uno staff di 134 persone e 120 volontari. Lo staff regolare di Caritas Iraq (senza considerare il supporto di segreteria ed altro personale di supporto a vario titolo) è composto da: – 3 membri dello staff esecutivo. – 6 capi dipartimento. – 4 assistenti – 16 medici per i centri – 5 ingegneri – 1 esperto programmi di computer. – 10 contabili. – 2 esperti della nutrizione. – 2 manager di magazzino. – 12 direttori (uno per ogni centro). – 17 assistenti sociali – 21 assistenti sanitari. Iraq Continuano i pesanti bombardamenti su Baghdad. Secondo le Nazioni Unite, da venerdì 28 marzo tutta l?area occidentale della città è senza energia elettrica poiché gli impianti sono stati completamente distrutti. La Mezza Luna Rossa sta cercando di assicurare il funzionamento degli impianti di depurazione delle acque con generatori di riserva. Il più grande impianto di depurazione di Bassora sta ancora funzionando, ma solo al 50% della sua capacità. Al sud, in particolare nelle aree di Ninewa, Serbala, Thi-Quar e Wassit, la carenza di acqua causa gravi problemi alla popolazione. Le comunicazioni sono interrotte a causa dei bombardamenti al centro di telecomunicazioni. La situazione a Erbil (Nord Iraq) è generalmente stabile, anche se la notte continuano, in maniera intermittente, i bombardamenti. A Sulaymaniyah la situazione è molto tesa a causa del conflitto interno con Ansar al Islam, i bombardamenti delle posizioni irachene vicino alla linea di confine e l?entrata di curdi peshmerga nel territorio iracheno. Continua a scarseggiare il combustibile a Erbil e Dohuk; nei prossimi giorni è previsto l?arrivo di rifornimento dall?Iran. L?aumento dei prezzi degli alimenti insieme alla carenza di stock di generi di prima necessità avrà presto un impatto sulla sicurezza alimentare della popolazione più vulnerabile. I generi non alimentari stanno mantenendo lo stesso prezzo rispetto a prima della guerra, gli ortaggi sono disponibili a prezzi ragionevoli, il prezzo del pane è quasi raddoppiato. Molte persone si sono registrate come volontari per lavorare negli ospedali in caso di emergenza. Nel nord Iraq ci sono circa 5.000 sfollati che hanno bisogno di assistenza. La maggior parte di essi è sistemata presso famiglie e non in tende. Si prevede un aumento degli sfollati nell?area, a causa delle attività militari, sempre in aumento, da parte degli americani, degli iracheni e delle forze curde. Rifugiati interni registrati (fonti IOM/UNOPS) – Erbil: 2.280 (in aumento) – Dohuk: 517 – Sulaymaniyah: 2.255 Totale: 5.052 (in aumento) Le suddette cifre si riferiscono ai nuovi sfollati che sono scappati dalle zone controllate del centro/sud Iraq. Le cifre non includono i nuovi sfollati dei tre governatorati del nord Iraq che da città insicure si sono rifugiate in zone più sicure sempre del nord, e non include neanche il numero dei vecchi sfollati che erano accolti nei campi ancor prima della guerra. Caritas Iraq ha lanciato un appello in cui chiede ? 8.500.000 per aiuti agli sfollati. Gli interventi sono previsti in tre fasi: Assistenza ai rifugiati interni e a tutte le altre vittime della guerra che gli operatori caritas riescono, in questa situazione, a raggiungere. Assistenza ai nuovi flussi di sfollati e alle altre vittime della guerra che gli operatori Caritas riusciranno a raggiungere entro le prossime 4 settimane. Assistenza al crescente numero di sfollati e alle altre vittime della guerra che dipenderanno dagli aiuti della Caritas poiché l?impatto della guerra si estenderà nei mesi successivi. Complessivamente i beneficiari di questo programma saranno 260.000. Secondo le Nazioni Unite, attualmente non è chiaro quali siano le strade sicure da poter percorrere in Baghdad e anche fuori. Iran Il confine continua ad essere chiuso: non si registrano rifugiati in Iran. Giordania Secondo le Nazioni Unite, due convogli hanno attraversato il confine e sono entrati in Iraq: una delegazione araba con personale medico e 70 tonnellate di articoli sanitari, e un convoglio giordano con 60 tonnellate di medicine. Al 30 marzo erano presenti 238 rifugiati dei paesi terzi nel campo A di Ruweished. Turchia Al momento non ci sono azioni concrete da parte di Caritas Turchia poiché non sono presenti profughi nella zona di confine. Il Primo Ministro turco è molto preoccupato riguardo 3 particolari questioni: Un enorme afflusso di rifugiati in Turchia. Attacchi contro i Turkoman nella regione (Nord Iraq). L?infiltrarsi di terroristi dal Nord Iraq in Turchia come rifugiati. Da qualche giorno è ad Istanbul una rappresentante di Caritas Francia (Sonia) a supporto di Caritas Turchia. Sonia si recherà a breve ad Ankara per seguire e rafforzare i contatti con l?UNHCR e gli altri organismi coinvolti. Siria Gli uffici di coordinamento di caritas Siria sono ad Hassake e Damasco. Ad Hassake nei prossimi giorni si terrà il primo incontro di coordinamento con le altre organizzazioni che operano nell?area (UNHCR, UNICEF, ?..). Ogni giorno ci sono nuovi rifugiati iracheni che vengono registrati. Continuano le visite degli operatori Caritas alle famiglie. Ci sono casi di rifugiati che chiedono consiglio e supporto all?ufficio Caritas per lasciare il paese. A Damasco molti rifugiati iracheni si sono situati nel distretto di Barzé. Una famiglia informa l?altra sulla possibilità di aiuto da parte della Caritas. Sono stati già registrati presso l?ufficio Caritas 80 rifugiati iracheni. Ora c?è la necessità di andarli a visitare regolarmente per individuare i casi vulnerabili e seguirli garantendo loro assistenza e aiuto. Per sostenere gli interventi in atto (causale: ?Emergenza Iraq 2003?) si possono inviare offerte alla Caritas Italiana, viale F.Baldelli 41 – 00146 Roma, tramite: c/c postale n. 347013 c/c bancario n. 5000X34 – ABI 05696 – CAB 03202 BANCA POPOLARE DI SONDRIO, AG. ROMA 2 Cartasì e Diners telefonando a Caritas Italiana 06/541921 (dal lunedì al venerdì 9.00-18.00)


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