Famiglia

Iraq, la Lombardia e Tdh insieme per i bambini

La Regione ha investito 110mila euro per 250mila confezioni di antibiotici. Il trasporto affidato all'associazione

di Stefano Arduini

Terre des hommes Italia e la Regione Lombardia si mobilitano per inviare in Iraq 250.000 confezioni di antibiotici per uso pediatrico. L’iniziativa, approvata dalla Giunta su proposta del presidente Roberto Formigoni, è realizzata in collaborazione con Ratiopharm srl che ha donato i farmaci per un valore di 1.200.000 Euro. Il costo dell?operazione a carico della Regione Lombardia è di 110.000 Euro. Terre des hommes Italia curerà le fasi del trasporto, la logistica e la distribuzione capillare negli ospedali e ambulatori iracheni. Terre des hommes è presente a Baghdad da prima dell?inizio della guerra nel quadro di un coordinamento autonomo di solidarietà con le popolazioni irachene. Tdh ha già inviato nella capitale irachena due convogli di materiale sanitario d?urgenza. Le 250.000 bottiglie di antibiotico granulare pediatrico (munite di foglietto illustrativo in inglese e arabo) partiranno dal porto di Genova il 5 maggio e arriveranno ad Aqaba il 16. Qui saranno caricate su 13 Tir e partiranno alla volta della capitale irachena, accompagnati dai delegati di Terre des hommes e della Regione Lombardia. Compito dei dirigenti regionali che accompagneranno la spedizione, sarà di supervisionare l?operazione e il programma di distribuzione elaborato da Terre des hommes. “Ci è sembrato naturale rispondere con entusiasmo all’iniziativa promossa dalla Regione Lombardia, nella quale abbiamo riscontrato l’opportunità di una positiva sinergia in favore dei bambini iracheni”, afferma Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des hommes ?”I nostri delegati presenti a Baghdad hanno svolto nei giorni scorsi una serie di incontri e di sopralluoghi per individuare le strutture sanitarie che realmente hanno bisogno degli antibiotici per bambini. Il Nunzio Apostolico in Iraq ci ha fornito delle utili indicazioni, così come l?arcivescovo caldeo e i dirigenti dell’ospedale San Raffaele in Iraq e l’ospedale di Za’afraniah le cui condizioni esigono sicuramente un intervento immediato>.


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