Cultura

Iraq Journal, Amman-Bagdad la via degli aiuti

Il convoglio umanitario di Terre des homme e Regione Lombardia è in viaggio verso l'Iraq. Il resoconto della cooperante Marina Rini

di Redazione

Il convoglio di tredici Tir, che trasportano 250.000 flaconi di antibiotici per uso pediatrico, ha attraversato all?alba di venerdì 23 maggio la frontiera di Karama, tra Giordania e Iraq. La carovana ha superato giovedì mattina i 400 chilometri dell?infuocato deserto Wadì Araba e ha puntato verso nord, superando la capitale Amman e poi dirigendosi ad est, verso il confine iracheno. Arrivati a Karama, dopo aver percorso altri faticosissimi 400 chilometri, gli autisti si sono fermati per mangiare e concedersi qualche ora di sonno. In queste ore il serpentone di camion sta affrontando il lungo viaggio verso Baghdad. La spedizione umanitaria – resa possibile grazie ai farmaci donati da Ratiopharm, il contributo della Regione Lombardia e il supporto logistico di Terre des hommes Italia – servirà a dare un aiuto concreto ai bambini iracheni, dopo 13 anni di embargo e una guerra che ha distrutto le principali infrastrutture del Paese. Il piano di distribuzione, messo a punto da Terre des hommes, prevede la consegna capillare dei medicinali su tutto il territorio iracheno in 45 giorni, a partire dalla prossima settimana. Si tratta di 234.493 flaconi di Amoxicillina e di circa 44.000 confezioni di Cefaclor destinati agli ospedali e ai centri di salute primaria, per la distribuzione gratuita a mamme e bambini. L?operazione è cominciata il 12 maggio con la partenza da Genova della nave che ha trasportato i tredici container fino al porto di Aqaba, in Giordania. Il bastimento ha attraccato alla mezzanotte di martedì scorso alla banchina sud del porto. Alle due del mattino, anche approfittando della temperatura mite della notte, sono iniziate le operazioni di scarico. La direzione del porto ha acconsentito, su proposta di Terre des hommes e dell?agenzia di trasporti, di dare assoluta precedenza allo scarico dei container di medicine per l?Iraq. I portuali hanno lavorato ininterrottamente fino al pomeriggio di mercoledì, nonostante i 42 gradi di temperatura. Le uniche soste che hanno voluto concedersi sono state appena due: un pasto leggero e la preghiera delle 13,30. L?insolita presenza di due delegati di Terre des hommes sulla sordida e assordante banchina del porto ha suscitato la curiosità dei portuali. Quasi come in una gara di solidarietà, due squadre di uomini contemporaneamente si sono dedicate al carico umanitario, accantonando altri lavori meno urgenti. La grande fatica e il sudore di questi uomini è valsa loro appena 1 euro l?ora, la paga standard per questo povero Paese. Alle 19,00 di mercoledì i Tir erano già pronti e impacchettati. 18 ore in tutto per 312 pallet: un tempo record se si pensa che normalmente ci sarebbero voluti almeno due giorni per l?intera operazione. Prima di imboccare la lunga strada verso nord l?ultimo sforzo da parte di tutti: bisognava tendere le corde per applicare gli striscioni bianchi di 3 metri per 1 con l?iscrizione in inglese ed arabo: . Nonostante la stanchezza, l?operazione è stata svolta in un clima piacevole tra il divertimento generale degli autisti. Era buio quando il convoglio finalmente è partito. Dal finestrino, Hussein, uno dei conducenti, ha voluto richiamate l?attenzione del delegato di Terre des hommes: “Grazie ? ha riferito in un inglese stentato ? ho capito che queste medicine sono anche per i miei figli”. Arrivederci a Baghdad.


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