Famiglia

Iraq, infanzia: una summer school per imparare a dipingere

Per 200 bambini la speranza si chiama ''Saif Hulu'', estate felice, ed e' un progetto di corsi estivi appena partito grazie all'impegno dei volontari italiani dell'associazione non governativa

di Redazione

Interpreteranno i personaggi piu’ famosi della tradizione irachena, senza piu’ correre tra carcasse di auto bruciate. E avranno pennelli e tele per i loro giochi, piuttosto che proiettili inesplosi: per duecento bambini di Baghdad la speranza si chiama ”Saif Hulu”, estate felice, ed e’ un progetto di corsi estivi appena partito grazie all’impegno dei volontari italiani dell’associazione non governativa ‘Un ponte per…’. La summer school – realizzata dalla Ong con la collaborazione dell’Unicef nell’ambito del progetto ‘Farah: educazione in Iraq’ – ha aperto le porte in questi giorni, ospitata nei locali dell’istituto Al Andalus, nel quartiere di Jameela. I duecento studenti della scuola elementare, per tutto agosto, potranno passare il tempo tra corsi di pittura, teatro, musica, fotografia e disegno, condotti da animatori, insegnanti ed educatori iracheni. L’obiettivo e’ quello di far ritrovare ai bambini un po’ di serenita’, dopo anni di guerra e sofferenza e di favorire il miglioramento delle loro condizioni di vita, all’interno della comunita’ di riferimento e riportando la scuola a elemento centrale della loro vita. Proprio la scolarizzazione, infatti, e’ un problema che in Iraq ha assunto dimensioni allarmanti dopo 13 anni di guerra ed embargo, tanto da portare il paese ai livelli piu’ bassi dell’indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite. Secondo i dati dell’Unicef relativi al 2003, gli abbandoni scolastici riguardano il 40-50% degli alunni della scuola primaria. Il 31% di bambine e il 17% di bambini non frequenta la scuola.


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