Mondo
Iraq: in 13mila pagine la relazione di Saddam all’Onu
Secondo Baghdad ci tutte le informazioni sui programmi di armamento dell'Iraq richieste dalla Risoluzione 1441. Gli ispettori hanno visitato 14 siti su 17mila
di Redazione
Migliaia di pagine, forse 13.000, in arabo e in inglese e un numero imprecisato di CD-Rom pieni di dati: in questo immenso dossier, che domani le autorita’ irachene consegneranno agli ispettori Onu per il disarmo, ci sono – secondo Baghdad – tutte le informazioni sui programmi di armamento dell’Iraq richieste dalla Risoluzione 1441 adottata l’8 novembre dal Consiglio di Sicurezza. Ma gli Usa, comunque insoddisfatti, continuano a tenere l’Iraq sotto pressione e – come ha riferito oggi il ‘New York Times’ – l’amministrazione del presidente George W. Bush ha chiesto al capo dell’Unmovic, Hans Blix, di istituire un programma analogo a quello per la protezione dei pentiti nel quale coinvolgere scienziati militari iracheni cui verrebbe offerto asilo politico in cambio di informazioni sui programmi di armamento di Saddam e sui siti dove il ‘rais’ starebbe occultando le armi proibite. Intanto anche oggi a Baghdad, per il secondo giorno consecutivo, gli esperti dell’Onu non hanno effettuato alcuna ispezione per rispettare l’Eid al Fitr, la festa islamica che segna la fine del mese sacro del Ramadan, e riprenderanno il lavoro domani. E da lunedi’ a loro si aggiungeranno altri 30 ispettori provenienti da Cipro che arriveranno nella capitale irachena domenica. Stamani gli esperti hanno comunque lasciato come al solito di buon’ora l’albergo dove alloggiano e si sono recati nel quartier generale situato nell’ex Al-Canal Hotel. Qui si sono dedicati all’esame dei dossier raccolti sui siti gia’ visitati (14) e alla preparazione delle prossime ispezioni che, come ha detto il capo della squadra Dimitri Perricos, ”la prossima settimana saranno di piu”’ rispetto alla media delle due al giorno fatte in precedenza. La dichiarazione sugli armamenti sara’ consegnata domani mattina agli esperti dell’Unmovic e dell’Aiea dal gen. Hussam Mohammed Amin, capo del Comitato di controllo nazionale – l’equivalente iracheno dell’Unmovic – nel corso di una breve cerimonia nella sede dell’organismo iracheno dove, sempre per domattina, il ministero dell’informazione ha convocato i giornalisti ma senza precisare il motivo dell’invito. Il gen. Amin ha gia’ preannunciato che la documentazione, pur contenendo ”elementi nuovi”, non fara’ alcun riferimento alle armi di distruzione di massa che secondo gli Usa l’Iraq possiede in quanto – ha detto – ”noi non ne abbiamo”, ma in essa saranno descritte soltanto le tecnologie riguardanti le cosiddette ”produzioni ambigue”, ovvero quelle che possono avere applicazioni sia civili sia militari. Da fonti dell’Onu a Baghdad si e’ intanto appreso che la voluminosa documentazione sara’ inviata a bordo di un aereo con le insegne dell’Onu al quartier generale dell’Unmovic a Larnaca (Cipro). Da qui ripartira’ per Vienna (sede dell’Aiea) e per New York dove, domenica, ne riceveranno una copia ciascuno il segretario generale dell’Onu Kofi Annan e Blix. Per esaminare la dichiarazione sugli armamenti iracheni – stando a fonti vicine agli esperti a Baghdad – occorreranno probabilmente ”settimane”, solo ”una decina di giorni” invece secondo fonti presso il Consiglio di Sicurezza. Ulteriori indicazioni sulle modalita’ d’esame e valutazione della dichiarazione dovrebbero scaturire nelle prossime ore da una riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza che ascoltera’ un ‘briefing’ di Blix.
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