Mondo
Iraq: imprese italiane tagliate fuori da ricostruzione
Lo denuncia Lino Cardarelli, commissario dell'Autorità provvisoria della coalizione in Iraq: "un'ulteriore riprova di come il sistema Italia stia perdendo competitività"
di Paolo Manzo
”Quando leggo sulla stampa che il sistema italiano sta perdendo competitività, non c’è dubbio che questa sia un’ulteriore riprova”. Così Lino Cardarelli, commissario dell’Autorita’ provvisoria per la coalizione dell’Iraq, commenta con il ‘Quotidiano Nazionale’ la carente assenza delle imprese italiane nei progetti di ricostruzione in Iraq. Per Cardarelli le nostre aziende ”fino ad oggi non sono particolarmente presenti in primis perchè il sistema con il quale si accede alle gare è un sistema al quale gli industriali italiani non sono abituati, -spiega -perché è fatto on line e richiede una tecnicalità di ordine giuridico, oltre che formale, che i nostri imprenditori non hanno.” La scelta di partecipare ai ‘main contracts’, -continua -è stata sostanzialmente abbandonata perchè era troppo complesso il progetto”. I ‘main contracts, spiega, Cardarelli, ”riguardano gli assegnatari delle grandi opere, che poi si avvalgono dei ‘sub contracts’, nei quali potranno entrare le imprese italiane”. ”L’impresa italiana ha altre opportunità -conclude il commissario -In Iraq la nostra imprenditoria si dimostra meno competitiva, perché forse può permettersi altre scelte”
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