Mondo

Iraq: impennata dei caduti americani

Oltre un migliaio di morti a cui vanno aggiunte le vittime del resto della coalizione, fra cui i 19 italiani

di Stefano Arduini

Le perdite americane in Iraq hanno subito un brusco aumento, nei computi del Pentagono che non tengono conto di quanto avvenuto nelle ultime 24 ore: sono almeno 908, fra cui 673 caduti in azioni e 235 vittimedi fuoco amico o di incidenti. Le perdite della coalizione in Iraq sono almeno 1023: ai 908 soldati americani, vanno aggiunti 115 alleati, fra cui 19 italiani. In Afghanistan, gli americani hanno perso almeno 133 uomini – il bilancio e’ invariato-: la guerra contro il terrorismo, sui suoi due fronti principali, e’ dunque costata la vita ad almeno 1042 militari statunitensi. In Afghanistan, i caduti in combattimento sono stati 58 e le vittime di fuoco amico o di incidenti sono state 75. Non si hanno dati sulle perdite degli alleati degli americani in Afghanistan. Le cifre non tengono conto delle vittime civili, ostaggi o altro. Non c’e’ nessuna indicazione ufficiale delle perdite irachene militari e civili: le stime vanno da migliaia a decine di migliaia. L’impennata nel numero delle perdite, e specie dei caduti, conferma la mancanza di sicurezza in Iraq, nonostante i successi dichiarati, negli ultimi giorni, dalle forze della coalizione contro i guerriglieri, in particolare a Falluja ed a Baquba. I soldati americani caduti negli ultimi giorni sono stati quasi tutti vittime d’incidenti isolati: micidiali gli ordigni che saltano al passaggio dei convogli militari alleati. Ma l’insicurezza dell’Iraq e’ testimoniata, soprattutto, ogni giorno, da episodi di violenza e di terrorismo contro esponenti e funzionari del governo ad interim, contro elementi delle forze di sicurezza irachene e contro civili.


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