Cultura

Iraq: il Vaticano convoca gli ambasciatori per comunicazioni

Il Segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Tauran, convoca gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede per ribadire e illustrare la posizione del Vaticano sullirak

di Redazione

Il Segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Jean Louis Tauran, incontrera’ nei prossimi giorni gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede per ribadire e illustrare la posizione del Vaticano sulla crisi irachena. L’incontro degli ambasciatori con Tauran avra’ luogo giovedi’ pomeriggio, poche ore dopo l’udienza che Giovanni Paolo II concedera’ al premier spagnolo Aznar. Nei giorni scorsi il “ministro degli esteri” vaticano aveva convocato e incontrato gli ambasciatori degli stati membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. All’incontro di giovedi’ sono invitati i 170 diplomatici accreditati presso la Santa Sede ma non tutti saranno presenti perche’ la meta’ circa di loro non risiede a Roma. A quanto si apprende da una autorevole fonte, l’Arcivescovo Tauran terra’ il suo breefing presso la sala conferenze del collegio Santa Marta, la nuova struttura edificata nei pressi dell’ex Sant’Uffizio per ospitare i cardinali quando ci sara’ il Conclave. La riunione, ovviamente, sara’ a porte chiuse. Mons. Tauran gia’ ieri mattina nel corso di in una conferenza sulla pace tenutasi all’Istituto Dermopatico dell’Immacolata aveva avuto modo di esporre punto per punto la strategia del Vaticano, dalla questione degli ispettori, a quella dell’embargo, dallo spirito della Carta dell’Onu al necessario disarmo dell’Iraq, ribadira’ i concetti parlando direttamente agli ambasciatori. Rispondendo ai giornalisti sulle affermazioni fatte ieri dal ministro degli esteri vaticano e che un quotidiano a sintetizzato con il titolo “Tauran decida l’Onu”, il portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls ha ribadito “la distinzione tra moralita’ e legalita’ in merito ad una eventuale risoluzione dell’Onu che autorizzi l’uso della forza. La linea del Vaticano – ha chiarito – e’ che il Consiglio di Sicurezza puo’ dichiarare la pericolosita’ della posizione dell’Iraq ma anche in questo caso l’uso della forza non s


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