Mondo

Iraq: il rapporto Blix

Ecco le domande degli ispettori Onu che non hanno avuto risposta

di Paolo Manzo

Nel corso del suo lungo e dettagliato rapporto presentato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Hans Blix, capo degli ispettori delle Nazioni Unite ha indicato una serie di questioni alle quali il governo di Baghdad non ha ancora risposto. Di seguito riportiamo alcuni degli esempi fatti da Blix. ARMI CHIMICHE. L’Iraq ha dichiarato di aver prodotto l’agente nervino VX solo in via sperimentale, solo poche tonnellate e che si trattava di un prodotto di qualita’ bassa e instabile e per questo motivo non e’ mai stato trasformato in armi. Ma gli ispettori delle Nazioni Unite – ha detto Blix – hanno indicazioni che l’Iraq ha lavorato al problema della purezza e alla stabilizzazione molto di piu’ di quanto non ammesso e che l’agente e’ stato trasformato in armi. Restano inoltre senza risposte le domande relative al precursore chimico del VX che da quanto dice l’Iraq e’ stato perso durante la guerra del Golfo o distrutto. Blix ha inoltre detto che mancano indicazioni su 6500 bombe chimiche. Secondo un documento iracheno ”detto ”Air Force document” trovato in una base area irachena aerea nel 1998 e relativo alla guerra tra l’Iraq e l’Iran nel corso di quel conflitto 13mila bombe chimiche sono state lanciate dalle forze aeree irachene tra il 1983 e il 1998. L’Iraq ha invece dichiarato di aver utilizzato in quel periodo 19.500 bombe. Mancano dunque all’appello 6500 bombe chimiche. Il contenuto di queste bombe – ha spiegato Blix – ammonta a circa 100 tonnellate di agenti chimici. ”In mancanza di indicazioni contrarie – ha detto Blix – dobbiamo supporre che queste quantita’ non sono state dichiarate”. Per Blix le testate chimiche trovate di recente in un deposito a 170 chilometri a sud ovest di Baghdad, potrebbero essere anche la ”punta di un iceberg”. La scoperta delle testate solleva la questione di diverse migliaia di razzi a testata chimica di cui si e’ persa ogni traccia. L’Iraq ha dichiarato di aver prodotto 8500 litri di antrace e di averlo distrutto nell’estate del 1991. Ma Baghdad ha fornito poche prove di questa produzione e nessuna prova convincente della distruzione. Ci sono ”indicazioni forti” che l’Iraq abbia prodotto piu’ antrace di quanto dichiarato e che almeno una parte sia stata conservata dopo la data della presunta distruzione. Per Blix l’antrace potrebbe esistere ancora e deve essere trovato e distrutto sotto la supervisione degli ispettori, oppure dovranno essere prodotte prove della sua distruzione. Resta ancora da chiarire se l’Iraq abbia tenuto missili Scud dopo la fine della guerra del Golfo. Blix ha indicato che ci sono stati degli sviluppi in campo missilistico negli utlimi quattro anni, presentati dall’Iraq come attivita’ non proibite sulle quali gli ispettori stanno cercando di acquisire maggiori informazioni. In particolare Blix ha fatto riferimento a due progetti per due diversi missili, chiamati Al Samoud 2 e Al Fatah. Entrambi i missili sono stati sperimentati per un raggio d’azione superiore a quello consentito di 150 chilometri. Inoltre alcuni missili di entrambi i modelli sono stati consegnati alle forze armate irachene, anche se e’ stato dichiarato che sono ancora in fase di sviluppo. Infine, secondo Blix, l’Iraq avrebbe importato di recente sistemi di guida per i missili illegalmente, in violazione alle sanzioni imposte.


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