Mondo

Iraq: il piano di Rumsfeld per affrontare guerra civile

Il segretario alla Difesa ha spiegato che, se i disordini non potessereo essere evitati, per farvi fronte ci si affiderebbe alle forze irachene.

di Chiara Brusini

In caso di guerra civile in Iraq, gli americani faranno affidamento in primo luogo sulle forze di sicurezza irachena per contrastare i disordini. Questo quanto il segretario alla Difesa statunitense, Donald Rumsfeld, ha comunicato ieri ai parlamentari a Washington, prospettando di fatto la possibilita’ di un proseguimento degli scontri iniziati con l’attacco alla moschea sciita di Samarra il 22 febbraio scorso. ‘Il nostro piano – ha spiegato il ministro della Difesa intervenendo in Commissione Bilancio della Camera dei Rappresentanti – e’ quello di prevenire la guerra civile e – nella misura in cui esiste la possibilita’ che questo conflitto scoppi – lasciare che le forze di sicurezza irachene se ne occupino nella misura in cui sono in grado di farlo”. A confermare quanto la situazione sia delicata al momento e’ stato il generale dell’esercito John Abizaid, comandante in capo delle forze americane in Medio Oriente, intervenendo a fianco di Rumsfeld, riferisce oggi il ‘Washington Post’. Le violenze tra gruppi interni al paese hanno raggiunto un livello mai toccato finora e rappresentano al momento la principale minaccia alla sicurezza nel paese, superiore a quella rappresentata dalla guerriglia, ha detto. Qualora la guerra civile dovesse esplodere ”e’ chiaro che le forze di sicurezza irachene dovrebbero gestirla, ma lo farebbero con il nostro aiuto”, ha quindi spiegato. ”Non vi sono dubbi sul fatto che gli scontri tra fazioni siano ad un livello mai visto prima e rappresentino motivo di forte preoccupazione per tutti noi”, ha aggiunto il generale. La violenza in Iraq, ha poi spiegato, sta ”cambiando natura, passando da una situazione in cui domina la guerriglia ad un’altra in cui a prevalere e’ la violenza settaria”. Rumsfeld e Abizaid hanno comunque tenuto a sottolineare che l’Iraq attualmente non vive una guerra civile, e a dare giudizi positivi delle forze di sicurezza irachene e del loro operato in questa fase. Per evitare che lo spettro della guerra settaria di concretizzi nel paese, e’ indispensabile procedere al piu’ presto alla creazione di un governo unitario formato da rappresentanti delle diverse comunita’ religiose ed etniche del paese. ”E’ necessario che i principali attori nel paese riconoscano la gravita’ della situazione, si riuniscano e diano vita ad un governo di unita’ nazionale che guidi il paese. Questo secondo me e’ cio’ che serve per calmare la situazione”, ha concluso Rumsfeld.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA