Mondo

Iraq: il governo italiano stanzia 10 milioni di euro per aiuti

Il sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver ha dato oggi i dettagli e le cifre degli aiuti stanziati dal governo. Ma l'Acnur...

di Paul Ricard

L’Alto commissariato Onu per i rifugiati in Italia accoglie con soddisfazione la notizia che il governo intende dedicare 10 milioni di euro all’aiuto umanitario in Iraq, di cui 5 milioni proprio all’Acnur. “Aspettiamo conferma dell’impegno del governo” dice Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr in Italia. “Il sottosegretario Gianni Letta e il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini in due incontri, giovedì e venerdì rispettivamente, ci hanno promesso un contributo del governo a sostenere l’azione umanitaria nella regione e nei paesi confinanti, e ci hanno detto che quanto prima ci sarebbe stato uno stanziamento, di cui però aspettiamo conferma”. Il sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver ha dato oggi i dettagli e le cifre degli aiuti stanziati dal governo: 5 milioni di euro all’Alto commissariato per i rifugiati (ACNUR o UNHCR), 1 milione alla Croce rossa internazionale per le attività in campo sanitario, un altro milione alla Federazione della Croce rossa per l’assistenza ai profughi, 1 milione al PAM per l’acquisto di derrate alimentari, 1,5 milioni all’Unicef per l’assistenza ai bambini sfollati e 500 mila euro all’OMS per interventi in campo sanitario. Quanto all’accoglienza per i profughi, Boldrini osserva che una “recente direttiva europea sulla protezione dei profughi già esiste, e deve essere tradotta in legge in ogni singolo stato membro”. “Adottare la direttiva europea – osserva la portavoce dell’Unhcr – sarebbe la cosa migliore, perché dà tutti gli standard” necessari all’accoglienza.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.