Formazione

Iraq, il 16 marzo l’Europa contro le armi chimiche

Una giornata continentale in memoria della strage di Saddam contro i curdi del 16 marzo 1988. La proposta arriva dalla regioni europee

di Stefano Arduini

Tutte le regioni europee hanno aderito alla proposta del presidente della Calre (Conferenza delle assemblee legislative europee), l’italiano Riccardo Nencini, di far diventare il 16 marzo giornata europea contro l’uso delle armi chimiche e di distruzione di massa. Lo ha reso noto lo stesso Nencini in un comunicato nel quale si dice soddisfatto delle risposte seguite alla sua proposta. Le ultime adesioni sono giunte dai Parlamenti regionali di Irlanda del Nord, Cantabria, Regno Unito, Parlamento Basco, Madeira, Catalogna, Galles. I membri permanenti della Calre sono oltre al Consiglio regionale della Toscana, di cui e’ presidente Nencini, il Voralberg Landtag (Austria), il Paralemnt Wallon (Belgio), l’Alando Lating (Finlandia), il Baden Wurttemberg (Germania), l’Assemblea legislativa da Madeira (Portogallo), il Parlamento delle Baleari (Spagna) e l’Assemblea for Wales (Regno Unito) Nencini, che e’ anche il coordinatore dei presidenti dei Consigli regionali italiani e delle Province autonome, aveva formalizzato la sua proposta di far diventare il 16 marzo giornata europea contro l’uso di armi chimiche dopo un incontro con i rappresentanti in Italia delle comunita’ del Kurdistan iracheno, siriano e iraniano, riuniti per ricordare la strage di Halabja, avvenuto appunto il 16 marzo 1988, quando Saddam Hussein ordino’ il bombardamento chimico di quella citta’, a maggioranza curda, nel nord dell’Iraq, provocando la morte di circa 12 mila persone. La proposta di Nencini e della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali europee, sara’ ora inviata allo stesso Parlamento Europeo.


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