Cultura

Iraq: governo Blair non è pronto alla crisi umanitaria

È la denuncia delle grandi ong anglossani, da Save The Children a Christian Aid

di Carlotta Jesi

Il governo inglese sottovaluta le conseguenze umanitarie della crisi in Iraq. È la pesante denuncia delle ong anglossani convinte che, in caso di guerra, l’Iraq dovrà affrontare un disastro umanitario molto più grave di quello verificatosi in Afghanistan. Disatro che il governo Blair non è pronto ad affrontare. Save The Childern si è detta scioccata per la mancanza di preparazione del governo che avrebbe dovuto iniziare a muoversi almeno tre mesi fa. «Oggi non siamo in grado di fornire auti di emergenza e di fare piani concreti per una crisi che riusciamo a prevedere. È molto preoccupante che l’Unione europea e il governo inglese non si siano mossi prima». Pesanti anche le denuncie di Christian Aid: «Dobbiamo preparaci, però ci sembra che non si sia alcun piano». Le reazioni del governo? Clare Short, Ministro per lo sviluppo internazionale, ha accusato le charity di esagerare le cose. Affermando che la Gran Bretagna ha già donato 3,5 milioni di sterline per auitare le operazioni di emergenza delle Nazioni Unite.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA