Mondo

Iraq: Frattini, non uomini ma basi e sorvolo

Il ministro degli Esteri precisa in radio la posizione italiana

di Giampaolo Cerri

‘La legittimita’ minima per agire esiste sulla base delle molte risoluzioni internazionali gia’ in vigore e che sono sufficienti. Per questo e’ stato giusto evitare una nuova spaccatura all’Onu, con il veto di Francia e Russia. Ma proprio per andare incontro alla particolare sensibilita’ culturale dell’opinione pubblica italiana, a differenza di Bush, Blair e Aznar, noi non manderemo uomini in guerra ma forniremo loro il supporto logistico”. Lo precisa il ministro degli Esteri, Franco Frattini, protagonista di un filo diretto a ‘Radio anch’io’. Frattini e’ chiaro nel sottolineare che supporto logistico significa tanto autorizzazione dell’uso delle basi sul nostro territorio come di diritto di sorvolo del nostro spazio aereo. ”Purtroppo -dice- non e’ piu’ il tempo della scelta fra la pace e la guerra, ma fra stare con la piu’ grande democrazia del mondo o con la dittatura di Saddam. Noi di certo non rinnegheremo cinquanta anni di alleanza atlantica con gli Usa che c’e’ stata nei momenti facili, quando loro hanno dato le loro truppe per la nostra democrazia, e resta nei momenti difficili ora che sono loro a chiederci non uomini ma la disponibilita’ logistica. Noi vogliamo e dobbiamo darla ai nostri alleati, nel momento in cui hanno bisogno di noi”. Una posizione che ”sono convinto sarebbe stata la stessa se al governo ci fosse il centrosinistra”.


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