Mondo

Iraq: Fischer, Germania non partecipa a attacco

A chiarire la posizione tedesca è il ministro degli Esteri, Joschka Fischer, in un'intervista al Corriere della Sera, dopo la visita negli Usa, la prima dal gelo tra i due paesi

di Paolo Manzo

La Germania non prendera’ parte ad un’azione militare contro l’Iraq, ma la lotta al terrorismo internazionale deve rimanere la priorita’ numero uno. A chiarire la posizione tedesca e’ il ministro degli Esteri, Joschka Fischer, in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’, al termine della visita negli Usa, la prima dal gelo tra i due paesi. ”Una visita importante -dice il ministro- in una situazione particolarmente difficile. Penso che con Colin Powell siamo riusciti ad affrontare la cosa, in modo che tra i nostri due paesi si possa tornare a rapporti di lavoro normali”. ”Siamo tutti sotto una minaccia che cresce”, sottolinea Fischer ricordando l’attacco di Bali e gli ostaggi a Mosca. Ma la Germania vede rischi in un’azione militare in Iraq. ”Gli Usa sono forti abbastanza da poter cacciare Saddam dal potere con mezzi militari -considera il ministro- ma cosa succedera’ dopo? Gli Stati Uniti vogliono e possono assumersi per anni, forse per decenni la responsabilita’ della pace e della stabilita’ in Iraq e nell’intera regione?”. Occorre, per Fischer, ”una visione strategica prima di prendere decisioni concrete”, senza contare che ”in Germania e’ impossibile ottenere una maggioranza in favore di una partecipazione alla guerra. E senza maggioranza al Bundestag non c’e’ partecipazione tedesca”.


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