Cultura

Iraq: cristiani in fuga dal paese

Da 700mila, la comunità cristiana è passata a 350mila credenti. L'appello di Monsignor Sleiman

di Redazione

Dei 700mila cristiani che abitavano in Iraq prima dell’intervento militare statunitense, nel marzo del 2003, circa la meta’ si sono rifugiati in Giordania, Siria, Libano, nei pressi di Mossul e nel Kurdistan iracheno. E’ quanto ha affermato l’arcivescovo latino di Baghdad, mons. Jean Benjamin Sleiman. Anche nella regione curda che prima era considerata una regione relativamente tranquilla, la situazione si e’ aggravata. Ad alimentare le tensioni sono gli attacchi dei ribelli curdi in territorio turco e l’eventualita’, prevista dal parlamento di Ankara, di operazioni militari turche su larga scala contro postazioni di guerriglieri. Proprio sul Kurdistan, il Papa ha lanciato, domenica scorsa all’Angelus, un appello ricordando che numerose popolazioni, tra cui anche cristiani, ”hanno trovato rifugio” in questa regione per sfuggire ”all’insicurezza ed al terrorismo”. I cristiani rimasti nelle citta’ come Bassora e Baghad, ha spiegato l’arcivescovo, vivono nel terrore.

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