Mondo

Iraq: Costalli (Mcl), uso forza compete a Onu

«Ma chi respinge l’uso della forza deve farsi carico anche di spiegare il modo per evitarla e trovare altre modalità per bloccare uno stato governato da feroci dittature»

di Giampaolo Cerri

Intervenendo ad Assisi ad un convegno al Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli, il Presidente Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.), Carlo Costalli, ha affermato : ?La fine del millennio aveva suscitato in molti la speranza della pace, ma l?illusione generata con la caduta del muro di Berlino è ben presto svanita. Abbiamo conosciuto nuove guerre ed altre sembrano non aver mai fine! La pace nel mondo è ancora oggi minacciata e molti sono gli scenari di sofferenza e di miseria che siamo costretti a vedere?. ?Alcuni – ha continuato Costalli – esternano di tanto in tanto sentimenti esasperati, ingigantiti e strumentali: così viene rafforzato un alibi perbenista che si spegne con la fine della Marcia (spesso a senso unico) e che appare come un surrogato capace di disegnare una presa di coscienza disarticolata da ogni vincolo di solidarietà vera, concreta e priva di una reale scala di valori?. ?Il MCL vuole risvegliare nel nostro Paese un autentico spirito di pace all?interno della cultura della nostra società, sempre più secolarizzata per una società più giusta e più umana ed attenta alle questioni sociali?. ?Condanniamo con forza l?uso della violenza, del terrorismo e delle guerre quali strumenti di risposta per ottenere la giustizia sociale e la pace. Per quanto riguarda un possibile attacco all?Iraq deve essere il Consiglio di sicurezza dell?ONU ad autorizzare un eventuale intervento, come estrema ratio?. ?In questi tempi difficili però chi respinge l?uso della forza deve farsi carico anche di spiegare il modo per evitarla. In particolare chi è contro l?intervento armato ha la responsabilità di trovare altre modalità per bloccare uno stato governato da feroci dittature che, fra l?altro, non rispetta alcuna norma di diritto internazionale: evitando così, da una parte ?l?unilateralismo?, e dall?altra che l?ONU diventi uno strumento di non ? decisione? ha concluso Costalli.


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