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Iraq: Cossiga presenta Ddl, missione solo umanitaria

La missione italiana deve avere scopi esclusivamente umanitari, senza collaborazione tra nostre unita' di polizia o militari con 'forze armate delle Potenze occupanti'

di Redazione

La missione italiana in Iraq deve avere scopi esclusivamente umanitari, senza alcuna collaborazione tra nostre unita’ di polizia o militari con ”forze armate delle Potenze occupanti” per missioni di peace-keeping e peace-enforcing. Inoltre deve concretizzarsi ”la responsabilita’ di garanzia del Presidente della Repubblica alla determinazione delle regole d’ingaggio ai fini di auto-difesa e di protezione”. E’ quanto prevede un disegno di legge presentato al Senato dal Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, allo scopo di adottare ”misure idonee a copertura giuridica e finanziaria della missione e a tutela della stessa”. In altre parole il ddl di Cossiga potrebbe essere esaminato con il decreto del governo. Cossiga ribadisce il suo giudizio di non legittimita’ dell’azione militare alleata in quanto unilaterale e non autorizzata dall’Onu. Inoltre sottolinea, parimenti, come non sarebbe stato e non sarebbe legittimo l’invio di militari italiani per operazioni militari, senza violare l’art. 11 della Costituzione. Tuttavia, poiche’ ”de facto”, osserva Cossiga, c’e’ stata la ”debellatio” del regime di Saddam e la doverosa assunzione da parte delle ”Potenze occupanti del potere-dovere di garantire l’ordine e la sicurezza” e dopo che il Parlamento ha approvato la mozione del governo, ”avvallata dal Presidente della Repubblica”, di inviare un corpo di spedizione a ”fini esclusivamente umanitari”, e’ ormai necessaria e urgente ”l’adozione di idonee misure a copertura giuridica e finanziaria della missione ed a tutela della stessa” (e infatti il ddl prevede anche un finanziamento, sia pure non ancora quantificato). Il disegno di legge propone quindi che il contenuto della missione, da chiamare ”Aidiraq”, sia la realizzazione esclusiva di scopi umanitari a servizio delle popolazioni irachene. Inoltre sancisce l’esclusione tassativa dell’impiego delle unita’ militari o di polizia per missioni di peace-keeping e di peace-enforcing, o comunque di ogni ”concorso o collaborazione con le forze armate di Potenze occupanti per fini militari o di polizia”. Cossiga propone, pertanto, la limitazione tassativa dell’eventuale impegno della forza militare ai soli fini di autodifesa e sicurezza delle attivita’ umanitarie e l’estensione dello status militare a tutti i componenti la missione ai fini della loro piena tutela nei conflitti armati, anche nei confronti delle ”Potenze occupanti” e di eventuali forme di resistenza militare da parte irachena. Ma il disegno di legge propone anche la ”concretizzazione della responsabilita’ di garanzia del Presidente della Repubblica, nella sua partecipazione agli atti formali di organizzazione del corpo militare di spedizione, nonche’ alla determinazione delle regole di ingaggio a fini di auto-difesa e di protezione”.


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