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Iraq: Cossiga e D’Alema, garanzie o ritiro

L'ex presidente della repubblica auspica un'iniziativa dell'Unione Europea, D'Alema chiede garanzie al governo. In caso contrario "meglio ritirarsi dall'Iraq".

di Paolo Manzo

”Prendiamo l’iniziativa noi, e poi si passi il testimone all’Irlanda che avra’ la presidenza del prossimo semestre. Ma se la Ue si rifiuta di agire, meglio ritirarsi dall’Iraq”. Il senatore a vita Giuseppe Cossiga lo afferma in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’, aggiungendo che ”non si puo’ accettare che Francia e Germania aspettino senza intervenire, per poi spartirsi i contratti petroliferi”. ”Quando si deve muovere l’Europa -prosegue l’ex presidente della Repubblica- se non adesso che l’Onu ha detto che occorre ricostruire l’Iraq? Anche se, voglio ricordarlo, non ho alcuna fiducia in queste Nazioni Unite. Al suo interno ci sono sostenitori del terrorismo islamico, Kofi Annan compreso”. Cossiga accusa Annan di essere stato ”pavido e modesto nei confronti del terrorismo, a causa del suo atavico odio razziale verso i bianchi americani. Io non dimentico -sottolinea il senatore a vita- le parole sprezzanti che l’attuale segretario generale dell’Onu disse contro le truppe italiane in Somalia”. E alla vigilia del rifinanziamento della missione italiana in Iraq, si fa sentire anche il presidente dei Ds, Massimo D’Alema, che sollecita dalle pagine de ”La Repubblica” il Governo italiano a chiedere, come presidente di turno, ”un vertice straordinario della Ue, per proporre agli Stati Uniti una urgente correzione di rotta”. E sono due i punti su cui batte D’Alema: ”Primo punto: pieno passaggio alle Nazioni Unite della responsabilita’ sul dopoguerra iracheno, atraverso una ‘amministrazione fiduciaria’ dell’Onu che vada al di la’ della risoluzione 1511”. ”Secondo punto: definire -continua il presidente dei Ds- i tempi di una transizione piu’ rapida possibile per il passaggio dei poteri alle autorita’ irachene”. ”Non siamo in un dopoguerra, non siamo -sottolinea D’Alema- nel tempo dell’assistenza e della ricostruzione, ma nel pieno di un conflitto”. ”Noi -dice ancora il leader dei Ds riferendosi al voto dell’opposizione sul rifinanziamento della missione italiana- abbiamo il diritto di chiedere quali sono le regole di ingaggio delle nostre forze armate in Iraq”. ”Se il governo non lo chiarisce, e non prende iniziative sui due punti che ho indicato, -aggiunge D’Alema- ritengo che il centrosinistra non possa votare il rinnovo della missione insieme alla maggioranza”.


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