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Iraq, comando Usa: “arrestremo i civili che interferiscono”

Secondo la direttiva i fermati potrebbero anche essers dichiarati "combattenti illegali" e trasferiti in centri di detenzione come Guantanamo

di Redazione

Il comando militare americano ha ufficialmente autorizzato le forze in Iraq ad arrestare civili iracheni che ”interferiscono con il compimento delle missioni”. E di trattenerli fino a 30 giorni nell’ambito della lotta alle forze paramilitari irachene, che si celano dietro abiti civili. La nuova direttiva viene riportata oggi il corrispondente a seguito delle forze dei ”marines” del ”Washington Post”. Secondo la direttiva, all’inizio questi prigionieri non verranno riconosciuti prigionieri di guerra, nel senso della definizione della legge internazionale, ma godranno dello stesso trattamento: ”in ogni momento dovranno essere trattati come un essere umano, non devono essere torturati o degradati in nessun modo”. ”La detenzione temporanea deve essere intesa della durata di giorni” continua la direttiva che precisa che per arrivare al mese intero di detenzione sara’ necessario aver trasferito il prigioniero nelle retrovie, dove si trovano ufficiali della magistratura militare. Ma se alla fine del procedimento si stabilira’ che i catturati abbiano usato civili come scudi umani o abbiano violato le leggi di guerra – aggiunge il Post – questi verranno definiti ”combattenti illegali” e trasferiti in centri di detenzioni come quello che si trova nella base militare americana a Cuba di Guantanamo.


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