Mondo

Iraq: Ciampi, pace e sicurezza passano dall’Onu

Ciampi insiste: tocca all'Onu e solo all'Onu ''istituzione base dell'ordine internazionale'' decidere come si deve affrontare la crisi irachena.

di Redazione

Mentre il mondo si divide sulla legittimita’ e sulle conseguenze di un intervento militare americano a Baghdad senza il semaforo verde del Consiglio di Sicurezza, Ciampi insiste: tocca all’Onu e solo all’Onu ”istituzione base dell’ordine internazionale” decidere come si deve affrontare la crisi irachena. Se ieri, da Palermo, il capo dello Stato si era limitato a esprimere speranza per la missione vaticana a Baghdad, oggi ad Agrigento e’ entrato piu’ nel merito. ”Non ci abbandona la speranza – ha detto – che le Nazioni Unite riescano a creare le condizioni per salvaguardare insieme la pace e la sicurezza e per eliminare tutte le armi di sterminio dall’Iraq”. Insomma il capo dello Stato auspica che si continui a cercare una soluzione al di fuori della guerra. Non ripete, come ha fatto tante volte, che bisogna dare fiducia e piu’ tempo agli ispettori. Non dice nulla del piano franco-tedesco, appoggiato da Mosca e Pechino, che ha scavato un solco nei rapporti interni all’Unione Europea e ha scombussolato la tradizionale solidarieta’ transatlantica. Ma, a pochi giorni dal vertice europeo straordinario, non sfugge alla questione. A suo avviso, l’UE ”deve saper esercitare una sua azione positiva lungo i due binari tradizionali: la coesione europea e l’Alleanza atlantica”. Secondo Ciampi, quindi, sarebbe perdente ogni soluzione che dovesse interrompere l’uno o l’altro ‘binario’. E non a caso ha affiancato alla parola pace la parola sicurezza: nella sua visione, in prospettiva, non ci puo’ essere l’una senza l’altra, come ha piu’ volte spiegato, in particolare parlando della grave crisi israelo-palestinese. Oggi invece ha ricordato la recente visita in Algeria per dire che lo ha reso piu’ consapevole del fatto che ”il terrorismo fondamentalista e’ nemico di tutti, degli stessi paesi arabi e musulmani, prima ancora che dell’Occidente e del mondo intero”. Il capitolo Iraq e’ stato inserito in un discorso politico di ampio respiro, in cui in particolare Ciampi ha difeso la magistratura, il suo ruolo, la sua autonomia e indipendenza, dopo le accuse seguite alla sentenza della Cassazione sui processi che vedono coinvolti fra gli altri Berlusconi e Previti. ”E’ dalla Costituzione, come ricorda il documento approvato il 6 febbraio all’ unanimita’ dal Csm, che la magistratura, come tutte le istituzioni di garanzia trae originaria legittimazione”, ha detto Ciampi sottolineando che ”autonomia e indipendenza della magistratura sono condizioni essenziali ed irrinunciabili dell’esercizio imparziale delle funzioni ad essa affidate: amministrare la giustizia nel nome del popolo, essendo soggetta soltanto alla legge, che e’ chiamata a interpretare e ad applicare”.


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