Mondo
Iraq: Chiese Ue spingono per soluzione pacifica
Appello delle Chiese Ue ai politici perchè ricordino che ''hanno il serio obbligo di proteggere il bene comune globale contro qualunque minaccia alla pace''
di Paolo Manzo
Appello delle Chiese europee ai responsabili politici affinche’ ricordino che ”hanno il serio obbligo di proteggere il bene comune globale contro qualunque minaccia alla pace”, dall’Iraq al Medio Oriente. Con questo monito si e’ chiuso a Bucarest l’incontro fra la Conferenza delle Chiese europee (Kek) e il Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee). Il Comitato rivolge un appello ”ad agire secondo le leggi internazionali e le norme morali e, attraverso tutti i mezzi non violenti a disposizione, risolvere la crisi attuale per assicurare giustizia e pace”. In medio Oriente in particolare le Chiese cristiane d’Europa ”sono solidali con tutte le vittime della violenza ed esprimono il loro sostegno alle comunita’ cristiane. Il Comitato congiunto si unisce a coloro che invocano giustizia, riconciliazione e pace” nella terra che ha visto la nascita e Resurrezione di Cristo. I due organismi hanno poi lavorato ad una serie di suggerimenti, tra cui una proposta legislativa, da sottoporre alla Convenzione europea per il riconoscimento delle radici cristiane d’Europa. I governi nazionali sono invitati ad accogliere i criteri suggeriti di recente dal Papa: rispetto dello status di Chiese, comunita’ religiose e organizzazioni non confessionali secondo le legislazioni nazionali vigenti negli stati membri (Dichiarazione 11 del Trattato di Amsterdam); riconoscimento della specifica identita’ delle Chiese e delle comunita’ religiose e avviamento di forme strutturate di dialogo con esse; rispetto della liberta’ religiosa nelle sue dimensioni individuali, collettive e associative.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.