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Iraq: Cheney, il dopo guerra? Agli Usa

Doccia fredda del vicepresidente Dick Cheney sul ruolo dell'Onu in Iraq. "Accettiamo consigli"

di Riccardo Bonacina

Doccia fredda del vicepresidente Dick Cheney sul ruolo dell’Onu in Iraq: parlando oggi a un gruppo di direttori di giornali a New Orleans il numero due degli Usa ha detto che il ruolo chiave nella ricostruzione e nella creazione di un nuovo governo iracheno ”dovra’ risiedere con il governo degli Stati Uniti”. Cheney ha ammesso che le Nazioni Unite e paesi che si sono opposti alla guerra come ad esempio la Francia potranno essere coinvolti negli sforzi umanitari del dopoguerra. ”Ma non crediamo che il ruolo dell’Onu possa essere cosi’ centrale. Sara’ un ruolo molto importante, ma il ruolo centrale sara’ della coalizione”, ha detto Cheney. Sul fronte politico il vice di Bush ha ricordato che in Afghanistan il segretario generale dell’Onu Kofi Annan invio’ un suo rappresentante speciale per fornire consigli sulla formazione del nuovo governo: ”Potrebbe essere opportuno fare lo stesso in Iraq”, ha detto Cheney. Ieri a conclusione del vertice di Belfast Bush e il premier britannico Tony Blair si erano detti favorevoli ”a un ruolo vitale” delle Nazioni Unite nel dopoguerra senza definirne i contenuti e dando l’impressione di volere coinvolgere Annan piu’ che il Consiglio di Sicurezza nel suo insieme. Di un ruolo ”centrale” dell’Onu in Iraq aveva invece parlato il presidente francese Jacques Chirac. Come aveva gia’ fatto ieri, anche oggi il portavoce di Annan Fred Eckhard ha ribadito che ogni eventuale coinvolgimento delle Nazioni Unite nel dopoguerra iracheno dovra’ avvenire su esplicita direttiva del Consiglio di Sicurezza.


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