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Iraq: Cgil, Cisl, Uil, scipero unitario in caso di guerra

In un documento unitario, i tre sindacati chiedono un incontro col capo dello Stato, annunciano la preparazione di scioperi in caso di conflitto e un Primo Maggio per la pace spostato ad Assisi.

di Redazione

Pronti allo sciopero. ” Cgil, Cisl e Uil ritengono illegittima la decisione dell’ultimatum degli Usa all’Iraq presa al di fuori di ogni mandato delle Nazioni Unite, non motivata politicamente e tale da compromettere un ordine mondiale fondato sulla sicurezza e sul rifiuto della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali”. E così, dopo le parole di Epifani davanti ai 600mila di Milano “Se ci sarà guerra, bloccheremo l’Italia”, dopo che la Cisl ha detto il suo “no” anche con una lettera a Ciampi, dopo che Angeletti, parlando dal Sud, annuncia “sciopero nazionale”, arriva il documento unitario delle tre confederazioni.  Giovedì si riunisce la Ces per valutare la possibilità di uno sciopero europeo, quindi, sarà la volta dell’Italia. “Coerentemente alle scelte assunte a livello europeo dalla Confederazione Europea Sindacati, Cgil, Cisl e Uil intendono mettere in campo, nel pieno rispetto della legalità, tutti gli strumenti democratici per scongiurare la guerra ed esprimere la più netta contrarietà, il più fermo dissenso del mondo del lavoro – è scritto nel comunicato – Chiederanno da subito un incontro urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri per esprimere le loro opinioni, per riconfermare che l?Italia è vincolata al rispetto della Costituzione e alla Carta dell?Onu, per chiedere che il Governo Italiano non metta a disposizione di questa avventura uomini,  strutture militari e infrastrutture logistiche.Qualora dovesse scoppiare la  guerra, Cgil, Cisl e Uil unitariamente proclameranno in  tutta Italia azioni di sciopero, fermate di tutte le lavoratrici e lavoratori, manifestazioni in ogni città”.


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