Formazione

Iraq: causa violenze oltre 1000 rifugiati al giorno

Piu' di mille iracheni abbandonano ogni giorno le loro case per paura delle violenze settarie, denuncia un rapporto dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom), agenzia Onu basata a G

di Paul Ricard

Piu’ di mille iracheni abbandonano ogni giorno le loro case per paura delle violenze settarie, denuncia un rapporto dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom), agenzia Onu basata a Ginevra, citato oggi dal Washington Post. Famiglie sciite fuggite da Baghdad alla citta’ piu’ sicura di Qadssiya, nel sud del Paese, hanno raccontato all’Iom di essere partite dopo dirette minacce di morte come ”lettere, telefonate anonime, scritte sui muri delle loro case o del quartiere”. Timori ben fondati: questo mercoledi’ l’Onu ha reso noto che nel mese di ottobre e’ stato raggiunto iltriste record di 3.709 civili uccisi in Iraq. Il problema degli sfollati interni aggiunge caos ad un paese gia’ preda della violenza, segnato ieri dai gravissimi attentati a Sadr City con oltre 200 morti. Molti iracheni, specie professionisti, scelgono di andarsene all’estero: secondo l’Alto Commissariato Onu per i Profughi, piu’ di 2mila iracheni fuggono in Siria ogni giorno e altri mille si dirigono in Giordania. In tutto sono 1,6 milioni gli iracheni sfollati all’interno del Paese e 1,8 milioni quelli che vivono all’estero, secondo stime dell’Alto Commissariato sulla situazione dopo l’invasione americana del marzo 2003. La violenza settaria e la confusione che regnano nel Paese hanno un impatto anche sulla produzione petrolifera e l’erogazione di energia elettrica, a quanto segnalano i dati dell’Iraqi Weekly Status Report del dipartimento di Stato americano. Nella settimana fra l’8 e il 14 novembre, la fornitura di energia elettrica e’ stata di 6,5 ore al giorno a Baghdad e 10,5 ore in tutto il Paese (il 3% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), mentre la produzione petrolifera e’ stata di 275mila barili al giorno, meno della media del mese precedente e molto al di sotto dell’obiettivo prefissato di 2,05 milioni di barili al giorno.

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