Mondo

Iraq; Casini, un errore non ascoltare la piazza

Cosi', dalle pagine de 'La Repubblica' il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, commenta la marcia per la pace di ieri a Roma

di Paolo Manzo

”Questa piazza va ascoltata, sarebbe un errore non farlo”. Cosi’, dalle pagine de ‘La Repubblica’ il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, commenta la marcia per la pace di ieri a Roma. ”Un grandissimo evento -osserva-. La grande forza della democrazia”. Ma anche ”una manifestazione politica, si riconosce -dice- la grande forza organizzativa del sindacato e dei partiti ma si vedono anche migliaia di persone che non indossano casacche tradizionali. Un elemento da tener presente”. Poi pero’, colpensiero rivolto agli slogan ‘anti-Bush’ avverte: ”Guai ad alimentare odio e divisioni con frasi irresponsabili”. Un monito diretto soprattutto al noto chirurgo di Emergency: ”Quando Gino Strada stabilisce un parallelo tra Bush e Hitler, dice cose nefaste. Siamo ancora una volta all’irresponsabilita’ dei cattivi maestri. Nessuna opera di aiuto al prossimo -scandisce Casini- anche strordinaria come la sua puo’ giustificare frasi di quel tipo”. Poi un nuovo ‘messaggio’ per il direttore generale della Rai:”Una tv che mostra i grandi eventi del Paese e’ sempre un fattore importante di liberta’. Non bisogna avere paura di raccontare gli avvenimenti, altrimenti significa sottovalutare il senso critico degli italiani”. Casini torna a parlare della decisione del direttore generale della Rai di negare la diretta tv per il dibattito parlamentare sull’Iraq: ”Ho gia’ precisato -ribadisce- insieme al presidente del Senato, che senatori e deputati non hanno bisogno di tutori”. Ma i ‘rimbrotti’ non finiscono qui: ”Ero a Firenze -dice, raccontando del suo tentativo di seguire il dibattito all’Onu dopo la sua visita al consiglio regionale della Toscana di venerdi’ scorso- e volevo vedere la relazione degli ispettori all’Onu, ho passato tutti i canali e sulla Rai non c’era nulla, ho trovato cartoni animati, documentari, un telefilm con una strega ma della discussione sulla guerra nulla. Dov’era il servizio pubblico?”. Casini pero’ preferisce evitare di ‘infilarsi’ nella polemica sui vertici Rai e, sollecitato a commentare la vicenda, si limita a ribadire: ”Non voglio rispondere, anche perche’ e’ noto cosa penso. E non si tiri in ballo la destra o la sinistra perche’ nello stato in cui stanno le cose il problema degli schieramenti politici non c’entra proprio nulla”. E dalla Rai di nuovo alla pace ”su cui nessuno puo’ avere l’esclusiva, ne’ la destra, ne’ la sinistra. La pace – afferma il presidente della Camera – non ha colore e deve essere un valore condiviso. Non voglio dare ricette a nessuno,ma ai miei amici del centrodestra consiglierei di non lasciare il monopolio della pace al centrosinistra”. Ma Casini non dubita dell’impegno del governo per restare nel quadro Onu:”Ho parlato poco fa con Berlusconi -dice- e ogni volta che lo sento mi riconferma i suoi sforzi in direzione della pace e per evitare la guerra.Io mi auguro,esu questo Berlusconi mi ha rassicurato, che il governo italiano fin dal vertice europeo di lunedi’ operi per ricomporre una frattura oggi evidente”.

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