Cultura

Iraq: Caritas, Chiese piene di sfollati

Secondo l'ufficio centrale della Caritas a Baghdad, contattata stamattina dall'Italia, molti iracheni, sfollati dalle proprie case, si sono rifugiati nelle chiese

di Redazione

Il conflitto va verso la conclusione, ma la paura resta. E’ la testimonianza della Caritas, presente in Iraq sin dall’inizio della guerra con 14 centri sparsi nel paese e centinaia di volontari ed operatori. Secondo l’ufficio centrale della Caritas a Baghdad, contattata stamattina dall’Italia, molti iracheni, sfollati dalle proprie case, si sono rifugiati nelle chiese e nei centri Caritas e in quelli comunitari a Baghdad. ”Molti – ha spiegato Hanno Schaefer dell’ufficio di collegamento della rete Caritas – restano chiusi in casa perché c’è ancora tanta paura, anche a causa dei saccheggi nelle sedi istituzionali e nei quartieri residenziali”. La Caritas fa sapere che le chiese, i centri Caritas e gli uffici non sono stati colpiti dai bombardamenti, ma sottolinea la necessita’ ”di ridare adesso fiducia ad un popolo schiacciato per troppo tempo dalla dittatura e dall’embargo”. Continua anche la raccolta di aiuti umanitari. Ad Amman grazie ai fondi raccolti, sono stati finora acquistati e immagazzinati kit con generi di prima necessita’ per 22.740 famiglie (113.700 persone). Nei prossimi giorni, rende noto la Caritas, ”dopo aver verificato l’esistenza di condizioni di sicurezza e garanzie piu’ stabili, gli aiuti partiranno per l’Iraq”.


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