Cultura

Iraq: cardinale Laghi, bandiera USA non favorisce la pace

Laghi andò da Bush alla vigilia della guerra in Iraq per cercare di dissaderlo dall'attacco

di Gabriella Meroni

La guerra degli Stati Uniti all’Iraq resta un atto illegale ma per rientrare nella legalita’ si deve ammainare la bandiera degli USA e dei paesi oggi operanti in Iraq perche’ sia possibile far sventolare la bandiera dell’ONU in rappresentanza di quanti piu’ paesi possibile. Lo ribadisce oggi il cardinale Pio Laghi ricordando sulla rivista ”Il Consulente Re” la sua infruttuosa missione presso Bush alla vigilia della guerra e ripetendo che la posizione contraria alla guerra resta ancora oggi quella giusta. ”Era una posizione giusta – ricorda il porporato -. Oggi si tratta per l’Iraq di arrivare al piu’ presto e il meglio possibile a una ricostruzione coinvolgendo il maggior numero di Paesi. Le forze degli Stati oggi operanti in Iraq non dovrebbero nemmeno dare l’impressione di essere de facto agli ordini di una bandiera, fosse pure quella degli Stati Uniti. Quella bandiera, per giungere ad un ristabilimento minimo dell’ordine nel Paese, deve essere di tanti colori, il maggior numero possibile. Oggi invece l’impressione e’ che che le forze di altri Paesi siano in Iraq collaterali a quelle statenutensi, quelle che hanno voluto e operato l’intervento militare. Dico questo da amico degli Stati Uniti dove ho trascorso ben 17 anni del mio servizio alla S.Sede. Il papa ama il popolo americano, lo evidenziai piu’ volte durante la mia missione a Whashington. Ma gli Stati Uniti devono capire che non possono avvalersi dell’ONU quando fa loro comodo e lasciarlo quando a loro non conviene”. Laghi ricorda anche di aver detto a Bush di non essere d’accordo ne’ sulla sua diagnosi ne’ sulla terapia proposta ne’ sulle conseguenze.Egli puntava a rompere i ponti con l’Islam che invece la Chiesa cerca in ogni modo di stabilire. ”Conclusi avvertendo il Presidente che il governo degli Stati Uniti stava per concretizzare atti illegali, perche’ al di fuori del quadro delle Nazioni Unite e tali da non poter essere giustificati”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA