Famiglia

Iraq: Bassora nel mirino e per i suoi abitanti è disastro umanitario

Le truppe britanniche l'hanno dichiarata obiettivo militare. E' il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) lancia l'allarme

di Redazione

IRAQ: CICR, A BASSORA E’ EMERGENZA ACQUA POTABILE ———————————————————————— ZCZC0075/SXB WES20150 R EST S0B S91 NIE QBXB IRAQ: CICR, A BASSORA E’ EMERGENZA ACQUA POTABILE 100 MILA BAMBINI A RISCHIO EPIDEMIE, AVVERTE L’UNICEF (ANSA) – ROMA, 25 MAR – A Bassora, seconda citta’ dell’Iraq posta d’assedio dalle forze angloamericane, e’ emergenza acqua potabile: da venerdi’ scorso, quando a causa dei combattimenti e’ stato messo fuori uso il principale impianto di purificazione di Wafa a-Qaed, in citta’ non c’e’ piu’ acqua potabile e la temperatura, in questi giorni, supera anche i 40°. E’ il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ad aggiornare sulla situazione. Uno specialista in ingegneria idraulica del Cicr e’ arrivato la notte scorsa Bassora, nel sud-est dell’Iraq, e sta lavorando con i tecnici locali per cercare di ripristinare l’erogazione dell’acqua potabile ed allontanare cosi’ la minaccia di una imponente crisi umanitaria che grava sui 1.200.000 abitanti della citta’, ha riferito una portavoce dell’organizzazione. Come rilevato dall’Unicef (Fondo Onu per l’Infanzia), i danni provocati dall’interruzione delle forniture idriche e di quelli alla rete fognaria di Bassora espongono 100 mila bambini sotto i 5 anni a rischio di contrarre il colera, la febbre tifoidea o la diarrea che sono gia’ tra le cause prime di mortalita’ infantile in Iraq. Il Cicr ha riscontrato che sebbene a Bassora ci siano altri impianti di purificazione dell’acqua in grado di provvedere al 40% dei bisogni giornalieri della popolazione, la qualita’ dell’acqua e’ assai scadente. Se i rifornimenti di acqua potabile cosi’ come l’erogazione della corrente elettrica non verranno ripristinati quanto prima, ha avvertito Balthasar Staehelin, direttore generale del Cicr per il Medio Oriente ed il Nord Africa, Bassora rischia una crisi umanitaria di grandi proporzioni. Le truppe britanniche hanno intanto dichiarato obiettivo militare Bassora -la citta’ nel sud dell’Iraq dove le truppe alleate non sono ancora riuscite a piegare la resistenza- e dovranno probabilmente andare a combattere all’interno della citta’. Lo ha reso noto alla Cnn il portavoce britannico al Comando centrale di Doha, il capitano Al Lockwood, spiegando che “non si tratta soltanto di un cambio nella strategia, ma di una operazione difficile e ad alto rischio”. “Stiamo incontrando resistenza da parte di irregolari, fedayn estremamente fedeli al regime di Saddam Hussein”. “Stanno terrorizzando la cittadinanza e probabilmente dovremo andare a combattere all’interno della citta’”. “Abbiamo circondato Bassora e stiamo attentamente valutando il livello di resistenza”, ha spiegato ancora il capitano Lockwood. “Quando avremo un piano chiaro che possa minimizzare i rischi alle infrastrutture civili, le vittime nella cittadinanza e ovviamente delle nostre truppe, lo metteremo in atto”. “Io credo che ci sia un gruppo di persone davvero esiguo -ha continuato il portavoce britannico- convinte di non aver nulla da perdere e che sono pronte a dare tutto per tutto. Speriamo che cambino idea e si arrendano, ma siamo pronti ad ogni eventualita’”.


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