Mondo

Iraq avrebbe accettato nuove sanzioni Onu

Sì (almeno stando a un'agenzia di stampa) alla risoluzione 1409 del Consiglio di sicurezza, ieri duramente criticata da rappresentanti di Baghdad

di Gabriella Meroni

L’Iraq accetta la risoluzione 1409 del Consiglio di sicurezza dell’Onu che ammorbidisce le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite dal 1990. Lo ha annunciato il ministro dell’informazione Mohammad Said al-Sahhaf, citato dall’agenzia ufficiale Ina. Una soluzione che, se confermata, smentirebbe le voci circolate ieri sulla conclusione di questa vicenda. La risoluzione 1409, con cui ieri il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha per la prima volta dal 1990 approvato un vasto riesame del regime di sanzioni imposto all’Iraq all’indomani dell’invasione del Kuwait, era stata infatti definita ”basata su pregiudizi, dannosa per il futuro dell’Iraq e non utile allo sviluppo dell’economia irachena” dall’ambasciatore iracheno presso le Nazioni Unite Mohammad al- Douri alla Tv satellitare qatariota Al-Jazira. La nuova risoluzione dell’Onu, se da una parte liberalizza le importazioni irachene di generi umanitari diretti alla popolazione, dall’altra impone maggiori restrizioni – raccolte in una lista di 332 pagine – agli acquisti da parte dell’Iraq di prodotti che potrebbero avere anche un’utilizzazione militare. Nel precisare che la lista di prodotti la cui importazione e’ proibita – come computer, mezzi di trasporto pesanti ma anche cosmetici – al-Douri ha detto inoltre che la nuova risoluzione Onu rappresenta una copertura ”degli obiettivi politici dell’ America” ed ha chiesto all’Onu di revocare una volta per tutte le sanzioni economiche imposte al proprio Paese.


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