Cultura
Iraq: armi batteriologiche? Prodotte grazie a Usa
Lo dimostrano i documenti acquisiti dal Congresso. Fu in appoggio alla guerra contro l'Iran degli anni 80
Le armi biologiche di Saddam Hussein che il presidente americano George W. Bush vuole distruggere sono state prodotte grazie all’aiuto degli Stati Uniti, secondo documenti del Congresso del 1994-’95 tornati ora d’attualita’.
Negli anni Ottanta, quando gli Usa appoggiarono l’Iraq nella guerra contro l’Iran, i Centri federali per il controllo delle malattie (Cdc) di Atlanta, in Georgia, e una societa’ privata che produce campioni biologici , l’American Type Culture Collection, inviarono a Baghdad diverse varieta’ di germi letali, tra cui il carbonchio, il batterio della tossina di botulino, i germi della cancrena e il virus del Nilo. I campioni furono inviati su richiesta di Baghdad, che giustificava l’ordinativo affermando che i batteri servivano per ricerche mediche. Le esportazioni erano all’epoca legali e approvate dal ministero del commercio. La rivelazione ha messo gli Stati Uniti nella posizione imbarazzante di aver forse fornito gli ingredienti base delle armi biologiche che l’America ora sembra intenta a distruggere a costo di una nuova guerra. Le fatture accluse ai documenti assomigliano a una lista della spesa per un programma di produzione delle armi biologiche. Una spedizione, nel 1986, della American Type Culture Collection, con sede in Virginia, comprendeva tre tipi di antrace, sei tipi del batterio per il botulino e tre tipi di quello della cancrena. I campioni furono spediti all’Universita’ di Baghdad, che gli ispettori dell’Onu conclusero successivamente sia stata una copertura per il programma iracheno per la produzione di armi biologiche. I ‘Cdc’ nel frattempo inviarono i germi alla Commissione irachena per l’energia atomica e ad altre agenzie impegnate nella produzione di armi di distruzione di massa. Nell’86 i Centri di Atlanta inviarono campioni di due tipi di botulino direttamente agli stabilimenti di armi chimiche e biologiche a al-Muthanna. Ad un microbiologo di un’universita’ di Bassora i ‘Cdc’ spedirono inoltre una varieta’ del virus del Nilo.
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