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Iraq: Aiea, “troppo presto per trarre conclusioni”

''A una prima lettura, il rapporto sembra coerente con le dichiarazioni di Baghdad, ovvero sembra ribadire che non vi sono programmi di sviluppo di armi nucleari'' seconda la portavoce Fleming

di Redazione

Anche gli esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) di Vienna hanno iniziato a studiare il voluminoso rapporto consegnato ieri dall’Iraq. ”Hanno lavorato fino a tarda notte, per riprendere stamane” -ha reso noto Melissa Fleming, la portavoce dell’Agenzia che affianca i tecnici di Unmovic nel condurre le verifiche degli arsenali in Iraq. ”A una prima lettura, il rapporto sembra coerente con le dichiarazioni di Baghdad, ovvero sembra ribadire che non vi sono programmi di sviluppo di armi nucleari” -ha aggiunto Fleming, precisando tuttavia che ”e’ ancora troppo presto per dire che il materiale consegnato e’ completo e veritiero”. La portavoce ha confermato che fra circa dieci giorni il direttore generale dell’Aiea, Mohamed ElBaradei, parlera’ di fronte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, offrendo un primo parere tecnico sulla sezione nucleare del rapporto. A fine gennaio sara’ pronto il parere conclusivo. Omissioni o imprecisioni in questo rapporto costituiranno, secondo la 1441, ”violazioni sostanziali” delle risoluzioni delle Nazioni Unite Il capo di Unmovic, lo svedese Hans Blix, dovrebbe rivolgersi domani al Consiglio, ma sicuramente non sara’ in grado di entrare nei dettagli, anche se ieri aveva assicurato che ”avrebbe iniziato immediatamente a dare un’occhiata al rapporto”. Le sezioni sulle armi biologiche, chimiche e sui missili con gittata superiore ai 150 chilometri sono molto piu’ voluminose di quella sul nucleare. ”Se riusciremo a compiere una analisi approfondita del rapporto e ad assicurarci che l’Iraq si disarmera’ con le ispezioni, saremo riusciti a evitare l’uso della forza” -ha dichiarato oggi ElBaradei a Tokio, dove e’ intervenuto a una conferenza sulle tecnologie nucleari. Le oltre 12mila pagine consegnate ieri in due valigie all’Onu, una cui copia verra’ fatta avere, entro oggi, integrale, anche ai cinque paesi membri permanenti del Consiglio, contengono informazioni anche sui programmi nucleari civili, in particolare quelli a uso medico. I dieci paesi membri del Consiglio non permanenti potranno visionare i documenti solo una volta che gli ispettori li avranno tradotti, analizzati e filtrati delle informazioni riservate sullo sviluppo di armi di sterminio.


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