Mondo

Iraq: Abu Ghraib, 6 mesi alla soldatessa Harmann

La riservista 27enne appariva nelle foto più sgradevoli dello scandalo, mentre sorrideva accanto a un cadavere conservato nel ghiaccio o dietro a una pila di detenuti nudi

di Paolo Manzo

Sabrina Harmann, una delle donne soldato coinvolte negli abusi di detenuti nel carcere iracheno di Abu Ghraib, e’ stata condannata a sei mesi di carcere dal tribunale militare di Fort Hood, in Texas, e congedata dall’esercito per cattiva condotta. La riservista di 27 anni appare in alcune delle foto piu’ sgradevoli dello scandalo, mentre sorride accanto ad un cadavere conservato nel ghiacchio oppure dietro ad una pila di detenuti nudi, accanto al sergente Charles Graner, considerato il leader del gruppo di torturatori. La Harmann, che in aula ha chiesto scusa al popolo iracheno e ai suoi commilitoni, era stata riconosciuta colpevole di sei capi d’accusa: uno per complotto, quattro per abusi sui detenuti, e uno per negligenza del proprio dovere. Rischiava fino a cinque anni e mezzo di carcere, ma l’accusa ne aveva chiesti solo tre e alla fine e’ stata condannata a soli sei mesi. Degli altri protagonisti dello scandalo, Graner e’ stato condannato in gennaio a dieci anni di carcere e altri sei soldati, che si sono dichiarati colpevoli, hanno ricevuto pene fino a otto anni. La soldatessa Lynndie England, tristemente famosa per la foto con un prigioniero nudo al guinzaglio e neomamma di un bimbo avuto da Graner, si era dichiarata colpevole. Ma il giudice ha ordinato di ripetere il processo dopo che Graner ha testimoniato che la donna aveva solo eseguito degli ordini


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA