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Iraq, 44 morti in feroci attentati a Baghdad e Kirkuk
Ai caduti si aggiungono almeno 200 feriti, ma il conto potrebbe salire. Prima tre donne kamikaze nella capitale durante un pellegrinaggio, poi un uomo che si è fatto saltare in mezzo alla folla
di Redazione
Mattina di sangue in Iraq. Due attentati in poche ore, a Baghdad e a Kirkuk, hanno fatto strage di civili, uccidendone almeno 44 e ferendone 200. Ma il numero è destinato a salire.
Il primo attentato è avvenuto stamane poco dopo l’alba, quando tre donne kamikaze con indosso cinture imbottite d’esplosivo si sono fatte saltare in aria tra la folla di pellegrini sciiti nel quartiere centrale di Karrada a Baghdad, in marcia verso la moschea dell’Imam Moussa Kadim, uno dei luoghi di culto più sacri per i fedeli sciiti, di cui oggi si celebra la commemorazione della morte. A riferirlo fonti del ministero dell’Interno iracheno. Ammonta a 28 morti e 92 feriti, l’ultimo bilancio aggiornato delle vittime reso noto dalle autorità di Baghdad.
E meno di due ore fa, un attentatore suicida si e’ fatto saltare in aria a Kirkuk, 250 chilometri a nord di Baghdad, tra la folla di partecipanti ad una manifestazione contro la ratifica di una nuova e controversa legge elettorale per le elezioni provinciali, uccidendo almeno 16 persone e ferendone altre 112. Lo riferiscono fonti locali di polizia.
Entrambi gli attentati di Baghdad e Kirkuk non sono stati finora rivendicati. A giudicare dalla matrice, si pensa però alla mano di al Quaeda, che nel recente passato ha più volte preso di mira pellegrini sciiti che prendevano parte a manifestazioni religiose. Gli islamici sunniti di al Qaeda considerano la religione sciita una confessione eretica.
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