Cultura

Iraniani favorevoli a Usa: arrestato sondaggista

Per un sondaggio il 75% della popolazione è favorevole alla ripresa delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti...in carcere il Renato Mannheimer iraniano

di Paolo Manzo

Il direttore dell’Istituto nazionale per gli studi di ricerca, Behruz Geranpayeh, è stato arrestato su ordine della magistratura iraniana per aver reso pubblico un sondaggio ordinato dal governo, da cui emergeva che il 75% della popolazione è favorevole alla ripresa delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti. Secondo quanto riferito da quotidiano governativo ”Iran”, il ricercatore è stato condotto ieri al carcere Evin di Teheran, perché non ha pagato la cauzione, fissata dal giudice ad una cifra pari a 250 mila dollari. I capi d’accusa non sono stati ancora resi pubblici, ma a Geranpayeh verranno certamente attribuiti i reati ”standard” utilizzati contro i progressisti: ”diffusione di menzogne” e ”attività contrarie al regime islamico”. L’Istituto di ricerca ha effettuato un sondaggio d’opinione sulla ripresa delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, su richiesta del governo, guidato dal Presidente Mohammad Khatami, considerato il capofila dei riformisti. Il 75% circa della popolazione, secondo il sondaggio, sarebbe favorevole alla ripresa delle relazioni: un dato che ha fato infuriare il clero ortodosso, fautore della contrapposizione con il Paese che l’ayatollah Khomeini defini’ ”il Grande Satana”. La Commissione Affari esteri del Parlamento iraniano ha piu’ di una volta certificato l’accuratezza del sondaggio.


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