Famiglia

Iran: scuole vietate a bambini afghani

Il provvedimento vuole indurre i rifugiati a lasciare il paese

di Carmen Morrone

Scuola vietata per 45mila bambini afghani figli di rifugiati nella provincia iraniana del Khorasan, che confina con l’Afghanistan. Un responsabile iraniano degli affari scolastici per gli stranieri, Seyed Mehdi Beheshti, citato oggi dal quotidiano Hambastegi, ha detto che questi scolari non si potranno iscrivere all’anno scolastico che comincera’ il prossimo settembre. La decisione, ha sottolineato Beheshti, e’ la conseguenza della dura politica annunciata dal governo di Teheran per indurre a rientrare nel loro Paese i profughi afghani ancora residenti in Iran, che si stimano essere 1,3-1,4 milioni. Altri 800mila hanno gia’ lasciato la Repubblica islamica dopo la caduta del regime dei Taleban a Kabul, alla fine del 2001. ”Per ogni studente afghano in Iran – ha sottolineato Beheshti – lo Stato spende annualmente tre milioni di rial” (poco meno di 300 euro). ”Le scuole che accetteranno le iscrizioni di bambini afghani per il prossimo anno scolastico – ha aggiunto il responsabile – saranno perseguite dalla magistratura”. Tra le iniziative messe in atto dall’Iran per spingere i profughi afghani a rientrare nel loro Paese, vi e’ anche il divieto di impiego. Attualmente la maggior parte di loro sono attivi (e normalmente sottopagati) nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura, ma anche le amministrazioni comunali ne utilizzano molti per i servizi di nettezza urbana. L’afflusso di profughi in Iran e’ cominciato con l’invasione sovietica dell’Afghanistan alla fine del 1979 ed e’ proseguito appunto fino alla caduta dei Taleban


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