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IRAN. Scontri e arresti durante il sermone di Rafsanjani

Almeno 15 arrestati per le proteste in atto fuori dall'università di Teheran, dove sta parlando l'ayatollah vicino al leade riformista Moussavi, che poco prima aveva detto: "per governare è necesario il consenso popolare"

di Redazione

La polizia iraniana ha arrestato almeno 15 persone che si trovavano questa mattina all’esterno dell’università di Teheran, luogo della preghiera del venerdì. Lo riferiscono dei testimoni alla Tv satellitare ‘al-Arabiya’. Le persone arrestate sono coinvolte negli scontri con la polizia al di fuori dell’università della capitale. Gli agenti poco prima avevano lanciato dei lacrimogeni per disperdere i sostenitori del leader riformista Mir Hussein Mousavi accorsi sul posto per ascoltare il sermone dell’Ayatollah Hashemi Rafsanjani.

“Per governare è necessario il consenso popolare, senza di esso il governo non ha legittimità”, ha affermato Rafsanjani nel corso del sermone. “In Iran il potere è in mano al popolo ed è il popolo che deve governare, tutte le istituzioni vengono elette dal popolo e ad esso fanno riferimento”. A proposito della crisi attuale, Rafsanjani ha lanciato un appello all’unità del popolo iraniano ed ha chiesto la scarcerazione dei manifestanti riformisti attualmente in carcere. Inoltre ha proposto che sia il Consiglio degli Esperti, da lui guidato, a trovare la soluzione alla crisi aggiungendo che “è necessario uscire da questa situazione solo attraverso le vie legali”.

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