Formazione

Iran: rimossi i sigilli ad altri due impianti

Oggi la riunione dei ministri degli esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna per decidere sulla convocazione straordinaria del board dell'Aiea.

di Chiara Brusini

Dopo l’impianto di Natanz, dove viene arricchito uranio, l’Iran ha rimosso in presenza degli ispettori Aiea i sigilli ad altri due impianti nucleari, nei siti di Pars Trash e Farayand, secondo quanto confermato a Vienna dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Con l’annuncio della rimozione dei sigilli all’impianto di Natanz due giorni fa, e con la ripresa delle attivita’ di arricchimento di uranio, l’Iran aveva provocato una dura condanna della comunita’ internazionale e irritato anche due tradizionali alleati, Russia e Cina, che finora si erano opposti a portare il caso al Consiglio di sicurezza Onu. Due giorni fa il direttore generale dell’Aiea Mohamed El Baradei aveva informato i 35 paesi del board, il consiglio dei governatori dell’agenzia, che l’Iran aveva annunciato di voler riprendere l’arricchimento di uranio ”su piccola scala”. Tale passaggio e’ considerato l’anticamera per la possibile costruzione della bomba atomica. Oggi i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Javier Solana, si riuniranno a Berlino per decidere se convocare una seduta straordinaria del Consiglio dei governatori dell’Aiea, a cui spetta la decisione di deferire il dossier nucleare iraniano al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Fonti vicine al negoziato hanno anticipato che la riunione potrebbe essere convocata per la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.


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