Famiglia

Iran: il dopo-sisma raccontato dai volontari Caritas

A due settimane dal terribile terremoto Silvio Tessari è ancora in Iran e sta lavorando per la Caritas Italiana

di Carmen Morrone

Com?è la situazione ora?
Sono 35mila i morti secondo le cifre ufficiali. Sta partendo il primo convoglio con viveri e generi di prima necessità per 250 famiglie per vivere almeno un mese. Le merci sono state fornite a un prezzo inferiore a quelli del mercato dai mercanti iraniani che sperano anche di riuscire a pagare loro il viaggio del convoglio da Theran a Bam. Stiamo collaborando molto bene con i rappresentanti iraniani della chiesa cattolica e con la Mezzaluna Rossa che ha messo a disposizione i suoi volontari.

La popolazione della città ora dove si trova?
I sopravvissuti hanno voluto la tenda accanto alla casa crollata per stare vicini alle loro cose e ai loro affetti. Tra qualche giorno dovrebbe essere pronta la tendopoli all?esterno della città che ospiterà 10mila persone. Il nostro compito sarà anche quello di convincere le persone a trasferirvisi.

Come sono distribuiti gli aiuti?
Per facilitare le operazioni la città di Bam è stata divisa in 10 settori. A ciascuna famiglia è consegnato un carnet da mostrare a ogni distribuzione. Gli aiuti arriveranno anche nei villaggi vicini. Noi stiamo cercando di far avviare i forni per fornire il pane che qui è consumato in grande quantità. Al momento le attività sono ferme, anche se oggi ha fatto notizia la riapertura di un piccolo negozio in un quartiere di Bam. Le ricche piantagioni di datteri su cui si fondava l?economia del paese o sono distrutte o non c?è nessuno che le cura.

Ci sono emergenze sanitarie?
No, gli ospedali da campo funzionano. Ma ci sono 6000 bambini orfani almeno di un genitore, ci sono famiglie disperse e tanti anziani rimasti soli. La popolazione è ancora sotto shock e per anziani e bambini è necessario un aiuto psicologico.

E ora la ricostruzione…
Le autorità locali stanno decidendo se ricostruire la città nello stesso posto e soprattutto come costruirla, visto che, secondo i tecnici, molti sono morti soffocati per l?argilla con cui erano costruite le case.

Com?è la giornata di un volontario?
Ci sono gli incontri di coordinazione, poi la distribuzione degli aiuti e la sera è dedicata a compilare i rapporti. I ritmi sono diversi a seconda che si è in condizioni di tranquillità o di emergenza.

Prima di lasciare l?Iran, tra una decina di giorni, cosa vorrebbe che fosse fatto?
Vorrei che il meccanismo della distribuzione degli aiuti fosse correttamente avviato. Ma sono ottimista perchè c?è un clima di collaborazione e la gente ci ringrazia. Sono ancora tutti smarriti, ma stanno vivendo con grande dignità.

Per sostenere gli interventi della Caritas Italiana si possono inviare offerte tramite:
c/c postale n. 347013
Banca Popolare Etica, Piazzetta Forzatè 2, Padova, c/c n. 11113 – ABI 5018 Cab 12100
Intesa Bci ? p.le Gregorio VII, ROMA, c/c n. 100807/07 – ABI 03069 ? CAB 05032
Cartasì e Diners telefonando a Caritas Italiana 06/541921

Specificare sempre nella causale ?Terremoto Iran?

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