Welfare

Iran: Ebadi pronta a sit-in nel Parlamento

La giurista Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace, commenta il sit-in dei deputati nella sede del Parlamento iraniano e dice: ''Se necessario anche io aderirò"

di Paolo Manzo

”Gli iraniani vogliono votare liberamente e nel rispetto della democrazia per eleggere i loro rappresentanti, pero’ questo diritto viene loro negato dal Consiglio dei Guardiani”. Queste le dichiarazioni della giurista Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace, commentando il sit-in dei deputati nella sede del Parlamento iraniano. ”Se necessario – ha aggiunto la Ebadi – anche io aderiro’ a questa manifestazione e raggiungero’ i parlamentari nella sede del Majlis”. Il vice presidente Mohammad Ali Abtahi, al termine del Consiglio dei Ministri che si e’ tenuto questa mattina a Teheran che presiedeva in assenza di Mohammad Khatami, a Davos per partecipare al Forum Economico Mondiale, ha annunciato che ”cento personaggi chiave del governo e dell’amministrazione hanno presentato le loro dimissioni per protesta contro la decisione del Consiglio dei Guardiani di escludere dalle liste elettorali qualche migliaia di candidati”. Abtahi ha aggiunto che ”se entro la fine del mese di gennaio il Consiglio dei Guardiani non tornera’ sulle proprie decisioni, queste dimissioni diventeranno operative”. Secondo indiscrezioni che circolano a Teheran, tra i dimissionari ci sarebbe lo stesso Abtahi, che da anni collabora con Mohammad Khatami. Con la minaccia delle dimissioni di governatori, ministri, vice ministri e vice presidenti, la crisi politica in Iran, giunta all’undicesimo giorno, potrebbe degenerare. Mohammad Reza Khatami, vice presidente del Parlamento uscente e leader del Partito della Cooperazione Islamica, nonche’ fratello del presidente, ha dato da parte sua tempo fino a domani al Consiglio dei Guardiani per rivedere l’elenco degli esclusi. Sempre per giovedi’ e’ previsto un vertice straordinario del partito presieduto da Mohammad Reza Khatami. Nel corso di questo vertice, secondo le indiscrezioni raccolte dall’Adnkronos International negli ambienti politici di Teheran, verra’ discussa la strategia da adottare nel caso che i leader della formazione riformista fossero definitivamente esclusi dalle elezioni del prossimo 20 febbraio. Alcuni esponenti vicini a Mohammad Reza Khatami hanno dichiarato di ”non escludere il boicottaggio delle elezioni”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA