Welfare

Iran: concessa la grazia ad un deputato

Al centro della vicenda Hossein Longhmanian, deputato condannato a dieci mesi di carcere per i suoi discorsi in parlamento

di Paolo Manzo

Il leader spirituale supremo iraniano, ayatollah Ali Khamenei, ha concesso la grazia ad un deputato, il cui arresto aveva causato una protesta senza precedenti da parte del parlamento. Lo ha reso noto la televisione iraniana. La grazia è giunta poco dopo che lo speaker del Majlis, Mehdi Karrubi, e la maggior parte dei 290 deputati, avevano lasciato l’aula in segno di protesta. Solo in 48 erano rimasti ai loro posti. Il gesto di Karrubi ha sottolineato stamattina la gravità dello scontro fra il potere giudiziario, in mano al clero conservatore, e il parlamento a maggioranza riformista. Lo speaker aveva dichiarato di non voler presiedere nessuna seduta fino a quando il deputato non fosse stato liberato. Recentemente Karrubi aveva chiesto l’intervento di Khamenei, ma questi aveva finora evitato di prendere posizione. Al centro della vicenda vi è l’arresto di Hossein Longhmanian, deputato della città, occidentale di Hamedan, condannato a dieci mesi di carcere con l’accusa di aver insultato esponenti del sistema giudiziario durante un discorso in parlamento. Longhmanian è il caso più eclatante di una serie di gravissime intimidazione del potere giudiziario. Due deputati sono stati condannati a pene detentive, ma sono ancora a piede libero, e altri 60 sono stati convocati in tribunale.


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