Volontariato
IRAN. Chiesa, «mondo non può tacere»
Duro monito del card. Maradiaga
«La repressione in Iran è una ingiustizia su cui il mondo non può tacere, anche se ci sono in gioco grossi interessi, come il petrolio». Lo afferma il card. Oscar Andre’s Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa e presidente di Caritas internationalis, parlando ai giornalisti durante il 33° convegno nazionale delle Caritas diocesane che si chiude oggi a Torino. «Ho tanto dolore nel vedere quanto sangue viene versato inutilmente – afferma – C’è gente che muore in cerca della libertà. La repressione puo’ forse fermare la protesta per un po’ di tempo. Ma quando il popolo è privato della libertà, che è il bene piu’ grande per un essere umano, prima o poi le situazioni esplodono di nuovo». Stessa condanna sulla situazione di ingiustizia in Terra Santa: «Gli insediamenti e il muro sono una ingiustizia – dichiara il card. Maradiaga – Come si fa a vivere da piu’ di 60 anni in campi che sembrano di concentramento? La soluzione è avere due Stati che si rispettino, perché se ci si rispetta finisce anche il terrorismo». In questo senso, precisa, «sono ottimista da quando ho sentito il presidente Obama appoggiare questa possibilità». A proposito di immigrazione, ribadisce, «costruire muri virtuali per fermare chi cerca disperatamente una vita migliore non serve a niente. E spesso nei vertici Onu non si parla chiaramente ma si cercano solo compromessi che non risolvono».
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