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Ipab sconosciute? Non in Veneto

Regione Veneto. Delibera del Consiglio regionale n. 133 del 19 dicembre 1997. Classificazione tipologica delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) del Veneto, in riferimento all’a

di Alba Arcuri

Arriva, dopo tre mesi dalla emissione della legge, la delibera consiliare relativa alla classificazione tipologica delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza presenti nel Veneto, in base alle loro caratteristiche, al tipo di ospitalità e di servizi che esse sono in grado di offrire, al personale dipendente, agli investimenti e ai costi di gestione che esse hanno prodotto. Il metodo utilizzato per la classificazione è a punti. Per ciascuna delle caratteristiche sopra elencate viene indicato un punteggio.
Sulla base dei punti complessivi raggiunti, le Ipab vengono suddivise in 3 classi (1/A, 1/B, 2). È cura di ciascuna Ipab calcolare il proprio punteggio e trasmettere i dati alla Direzione per le politiche sociali della regione Veneto. La conseguenza immediata di questa divisione di funzioni, che la Regione si impegna a incentivare per migliorare la qualità dei servizi, ricadrà principalmente sulle figure dei dirigenti e del personale. Infatti per ciascuna tipologia di Ipab vengono stabilite le competenze dei dirigenti e la relativa retribuzione. Per un Istituto di tipo 1/A l?incarico di dirigente verrà conferito a personale dipendente con esperienza di almeno 5 anni nella funzione residenziale, mentre per la classe 1/B basterà la semplice qualifica di dirigente. A essi verrà applicata la retribuzione prevista dal contratto collettivo nazionale. Al contrario le Ipab di seconda classe prevedono in organico figure direttive la cui qualifica sia quella di funzionario. Per tutti i tipi di struttura varrà la regola che a occupare posti dirigenziali non saranno membri esterni, salvo rari casi, ma dipendenti delle Ipab.

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