Non profit

Io non me ne frego. Perché la povertà nel mondo deve finire e solo insieme ce la faremo.

Il 18 maggio COOPI lancia la campagna nazionale “Io non me ne frego”, perché vuole “provocare” un rinnovato impegno contro la povertà nel Sud del mondo.

di COOPI - Cooperazione Internazionale

Milano, 17 maggio – Parte domani dal sito www.coopi.org e proseguirà nelle piazze delle principali città italiane la campagna “Io non me ne frego” realizzata da COOPI – Cooperazione Internazionale per riportare in primo piano la lotta contro la povertà nel Sud del mondo.

Ci sono molti buoni motivi per non fregarsene.

  • Perché ogni 5 secondi un bambino muore di fame.
  • Perché ogni minuto una donna muore di parto per carenze sanitarie.
  • Perché 1 persona su 6 non ha acqua potabile.

“Perché ciascuno di noi, nel suo piccolo, può fare molto per gli altri. Se poi ci mettiamo insieme, possiamo migliorare il mondo”. Questa è la filosofia di COOPI – Cooperazione internazionale, espressa dalla campagna “Io non me ne frego” e che trova il suo testimonial principale in p. Vincenzo Barbieri.

Padre del volontariato internazionale e presidente di COOPI, Vincenzo Barbieri è un uomo di 79 anni che non riesce a fregarsene della povertà: da solo sostiene a distanza oltre 600 bambini del Ruanda e della Repubblica democratica del Congo e finanzia una scuola di alfabetizzazione per adulti a Bukavu, che conta ogni anno 3.000-4.000 iscritti.

Come fa, se non possiede nulla?

Grazie alla generosità di quanti, all’uscita di uno spettacolo serale, gli donano “un euro per sfamare un bambino”, come dice al megafono p. Barbieri, con la sua immancabile tonaca bianca e il crocifisso al collo.

Da questa voglia di fare, laica e aconfessionale, nel 1965 è nata COOPI.

Da allora è cresciuta molto: i volontari formati sono diventati professionisti della cooperazione; l’impegno per lo sviluppo dei popoli si è allargato al soccorso nell’emergenze umanitarie; ed oggi, COOPI è presente in 21 paesi con 193 progetti, si avvale di oltre 1.600 collaboratori e raggiunge 4,9 milioni di beneficiari l’anno.

“COOPI è solo uno strumento per migliorare il mondo. – precisa il Direttore, Ennio Miccoli “Siamo un’associazione che fa e fa bene. Con questa campagna, invitiamo tutti a dire con noi io non me ne frego della povertà, dell’ingiustizia e della discriminazione e sostengo COOPI perché so di passare dalle parole ai fatti”.

Ufficio stampa COOPI: tel. 02 3085057 int. 240 – 226; ufficiostampa@coopi.org

DISPONIBILI FOTO CON E. FOLLIERO, G. BIONDILLO, SILVER E ALTRI –

 

 

COME PARTECIPARE ALLA CAMPAGNA

Scrivi il tuo perché su www.coopi.org e leggi le motivazioni delle tante persone che hanno deciso di non fregarsene. 

Di motivi per opporsi alla povertà ce ne possono essere migliaia. Ciascuno di noi ne ha uno. Allora partecipa anche tu e consegna il tuo perché a COOPI.

Puoi partecipare in tanti modi: innanzitutto sul sito www.coopi.org e sui nostri social network (facebook, youtube, twitter), poi inviando le cartoline distribuite nel circuito dei locali ed infine direttamente in piazza. Saremo a:

  • Milano, in data da definirsi, con la buona musica dei MitokaSamba;
  • Firenze, dal 28 al 30 maggio, presso Terra Futura;
  • Roma, dall’11 al 13 giugno, presso il Festival delle Associazioni, parco Bergamini, piazza Balsamo Crivelli.

Molti ”perché” stanno già arrivando da testimonial, cooperanti, imprenditori, volontari che non se ne fregano.

Scrive per esempio lo scrittore Gianni Biondillo: “Io non me ne frego perché il mondo è sempre più piccolo e non possiamo più fingere girando la testa da un’altra parte. Perché ho due figlie piccole e le voglio guardare negli occhi senza vergognarmi. Perché se vogliamo un futuro dobbiamo costruirlo tutti assieme. Perché l’unica razza che conosco è quella umana. Perché nessuno è clandestino su questa terra”. Aggiunge Alessandro Pizzocaro, presidente di Guna (società di produzione e distribuzione di farmaci omeopatici): “Io non me ne frego perché il mio mondo non finisce a casa mia. Facciamo tutti parte di una rete interconnessa”.

Per sostenere COOPI, fai una donazione o compra la maglietta “Io non me ne frego”. Anche poco può essere molto.

• Carta di credito — telefonando allo 02/3085057

• c/c postale 990200 — IBAN IT53P0760101600000000990200 — BIC/SWIFT BPPIITRRXXX — intestato a: COOPI — Cooperazione internazionale — ONG ONLUS.

• c/c bancario di Banca Prossima — filiale di Milano — 20121, Via Manzoni (angolo via Verdi). CODICE IBAN IT36A0335901600100000000003 intestato a: COOPI — Cooperazione Internazionale — ONG Onlus.


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