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«Io medico iracheno in trincea contro il Covid»
A parlare è il dott. AWS Adel Al Hussona, Direttore dell'Habobbi Hospital di Nassirya in Iraq che ha partecipato al programma di formazione a distanza Covid-19 promosso dalla Ong Emergenza Sorrisi che ha preparato 391 medici in Paesi in via di sviluppo. «Personale medico formato è sinonimo di migliore assistenza medica. Nel futuro vorremmo creare una comunità internazionale per condividere opinioni, consigli medici, know-how ed esperienze insieme alla ong», sottolinea. L'intervista
Prosegue il programma di formazione a distanza promosso da Emergenza Sorrisi per sensibilizzare gli operatori sanitari che operano nei Paesi extraeuropei sulle corrette misure di prevenzione e controllo del Covid-19. Il corso, partito a maggio 2020, ha formato un totale di 391 medici suddivisi in 9 classi in lingua inglese e francese provenienti dalla Palestina, Libia, Somalia, Burkina Faso, RDC, Giordania, Iraq, Afghanistan e Pakistan. Attraverso la formazione a distanza, erogata tramite piattaforma Google Classroom, sono stati forniti al personale sanitario gli strumenti utili per affrontare l’emergenza e per limitare la trasmissione del virus, oltre a definire il ruolo della prevenzione nella cura delle infezioni, migliorare la capacità dei sanitari nella gestione della pandemia e favorire la conoscenza della procedura di contact tracing per ricostruire la rapida catena dei contagi. «La pandemia ci ha fatto scoprire la fragilità del nostro sistema sanitario e l'enorme carenza di posti letto destinati alla terapia intensiva», sottolinea a Vita.it il dott. AWS Adel Al Hussona, Direttore dell'Habobbi Hospital di Nassirya in Iraq, che ha partecipato al progetto «oltre alla necessità di avere personale sanitario qualificato per accompagnare il rinnovamento del vecchio sistema sanitario rendendolo più competente per affrontare problemi come questo».
La crisi del Covid ha avuto anche effetti positivi inaspettati. La formazione a distanza è uno di questi?
Non credo che la crisi dettata dal Covid-19 abbia avuto effetti positivi perché è una situazione che si è aggiunta ad altri grandi problemi da risolvere nostro Paese. Nonostante l’impatto negativo però, l’emergenza sanitaria, ha avuto anche degli effetti positivi come aumentare la consapevolezza della popolazione rispetto a cattive abitudini igieniche e alimentari e a inutili budget destinati a cose accessorie. La pandemia ci ha fatto scoprire la fragilità del nostro sistema sanitario e l'enorme carenza di posti letto destinati alla terapia intensiva, oltre alla necessità di avere personale sanitario qualificato per accompagnare il rinnovamento del vecchio sistema sanitario rendendolo più competente per affrontare problemi come questo. L’attività di formazione del personale sanitario è stato l’obiettivo del programma di formazione a distanza realizzato da Emergenza Sorrisi. Il Covid-19 ha obbligato ogni persona a utilizzare strumenti informatici e digitali per comunicare con il mondo per condividere buone pratiche. Ritengo che il Covid-19 abbia dato la giusta spinta alla Formazione a distanza e all'innovazione digitale. A causa delle limitazioni legate al Covid-19, Emergenza Sorrisi ha utilizzato strumenti digitali innovativi come la formazione on line il webinar dello scorso aprile dedicato alla chirurgia a distanza. Durante il webinar abbiamo realizzato un intervento chirurgico in diretta tra Roma e Nassiriya attraverso una videocamera chirurgica digitale e Dr. Abenavoli, presidente di Emergenza Sorrisi, ci ha aiutato ad operare i nostri bambini in streaming. È stata una grande esperienza e questo è stato il risultato di tante missioni chirurgiche formative svolte dall’associazione nel nostro ospedale. Siamo riusciti in questa impresa perché in passato abbiamo beneficiato della formazione in loco.
Quanto è importante la presenza di personale medico qualificato nei paesi in via di sviluppo e extra UE?
L’Habbobi Teaching Hospital di Nassiriya è un ospedale universitario con una lunga esperienza, grazie anche al lavoro di Emergenza Sorrisi, nell'attività di formazione del personale medico. Due volte all'anno, Emergenza Sorrisi viene nel nostro ospedale per formare il nostro personale attraverso il metodo job shadowing. La presenza di personale medico qualificato è molto importante per garantire un'adeguata assistenza medica alla popolazione locale. Il contatto con medici italiani esperti come l'équipe del professor Abenavoli, specialmente nell'arte della chirurgia estetica facciale e delle complicanze delle ustioni, ci ha aiutato nel breve periodo ad essere un centro di eccellenza per tutto il paese nella cura delle malformazioni del volto. Questo non sarebbe stato possibile senza l'impegno di Emergenza Sorrisi. Insomma, personale medico formato è sinonimo di una migliore assistenza medica.
La formazione riguarda solo l'emergenza Covid19?
Non solo. Durante le missioni chirurgiche apprendiamo le tecniche più evolute di chirurgia. Ma durante la pandemia, Emergenza Sorrisi ci ha fornito una formazione on line finalizzata all'identificazione, diagnosi e trattamento dei casi Covid-19. Si è trattato di un corso on line composto da sessioni di formazione e 4 video lezioni registrate dal Dott. Maurizio De Angelis dell’Ospedale Umberto I di Roma – e caricate su una piattaforma digitale. La metodologia ha avuto successo perché ogni tirocinante ha potuto organizzare autonomamente il proprio tempo per seguire il corso di formazione senza vincoli legati all’orario. Abbiamo avuto momenti dal vivo per discutere di domande e risposte insieme ai formatori medici.
A lungo termine, questo progetto può diventare una fonte di medici per questi Paesi a prescindere dalle emergenze?
Sì, abbiamo trovato questa esperienza molto proficua e stiamo organizzando altri corsi di formazione online dedicati ad altre tematiche mediche. Il corso online ha dato la possibilità di incontrare altri medici e infermieri provenienti da altri paesi extra UE e vorremmo creare una comunità internazionale per condividere opinioni, consigli medici, know-how ed esperienze insieme ad Emergenza Sorrisi.
Il peso dei collaboratori e dei volontari in genere in queste questioni sarà grande. Cosa ne pensa dell'idea di chiedere all'UNESCO di sancire il volontariato come bene immateriale dell'umanità (di cui Vita e promotore)?
Crediamo che sia una grande idea. Grazie al lavoro volontario di medici e infermieri di Emergenza Sorrisi, abbiamo dato assistenza medica e una vita migliore a tanti bambini. Sappiamo che medici e infermieri italiani di Emergenza Sorrisi vengono a Nassiriya in modo totalmente gratuito, chiedendo ferie e permessi per il loro lavoro negli ospedali. Questo è il valore aggiunto dato da Emergenza Sorrisi: la possibilità di aiutare il personale medico locale affinché autonomamente possa operare tanti bambini in autonomia.
Photo by Piron Guillaume on Unsplash
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