Salute

Io mamma sclerotica

di Noria Nalli

“Ora come farò ad accudire la mia bimba? ” È stato il mio primo pensiero quando ho scoperto di avere la sclerosi multipla. Avevo 29 anni e già con i primi sintomi,  cioè con la paresi al braccio destro,  avevo visto come le normali attività della mia giornata insieme a lei erano state stravolte. Avevo paura che sarebbe stato sempre  peggio e che non avrei più potuto seguire in prima persona mia figlia.  In realtà la malattia mi concesse una lunga tregua,  spingendomi addirittura ad avere una seconda bambina. Dopo pochi anni ebbi le ricadute peggiori  agli arti inferiori. Non dico che sia stata una passeggiata,  ma le mie paure si sono allontanate ed ho visto come la situazione fosse comunque affrontabile con il sostegno di amici e parenti, Resta il fatto che il ruolo genitoriale sia messo gravemente in crisi dalla sm. Dato il continuo aumento della malattia tra i giovani, si dovrà lavorare moltissimo non solo nella ricerca scientifica, ma anche nei progetti di sostegno e agevolazione delle famiglie con un genitore colpito dalla sclerosi.

*l’immagine fa parte della mostra “Madri e figlie”  sui ritratti fotografici di Gabriele  Morrione

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.