Politica
Io disabile grave, ma per Regione Lombardia non posso vaccinarmi
Un problema che a quanto pare non è isolato, ma condiviso con tanti altri disabili lombardi. Ecco il racconto che Stefano Pietta ha fatto sui social, l'odissea burocratica affrontata negli ultimi due giorni, purtroppo senza esito positivo
di Redazione
Da qualche mese è giornalista. E in Italia – purtroppo – ci sono esempi molto noti di colleghi suoi e nostri che sono già stati vaccinati pur essendo sanissimi e avendo meno di 50 anni. Ma lui che – fin dalla nascita ha una forma di disabilità grave – secondo la Regione Lombardia non ha diritto a vaccinarsi per ora.
A renderlo pubblico è stato lo stesso Stefano Pietta con un post pubblicato ieri sui social. “Vi metto a conoscenza – ha scritto – che questa mattina ho provato a prenotarmi per la vaccinazione anti-covid sulla piattaforma della regione Lombardia dedicata alle persone con disabilità ma mi dicono di non potermi prenotare perchè non rientrerei nelle priorità eppure il mio stato di disabilità grave è stato certificato 30 anni fa. SIAMO ALLE SOLITE!!!!”.
Un problema che a quanto pare non è isolato, ma condiviso con tanti altri disabili lombardi. A dimostrarlo è, nel racconto che Stefano ha fatto a BsNews, l’odissea burocratica affrontata negli ultimi due giorni, purtroppo senza esito positivo.
“Ieri mattina – spiega Stefano – con mio padre ho provato a registrarmi per il vaccino sul sito della regione (qui il link), ma la risposta è stata che non mi era possibile effettuare la prenotazione. Tra i suggerimenti, quindi, c’era quella di rivolgersi al proprio medico di base, ma anche questo mi ha spiegato di non avere possibilità d’azione diverse dalla mia”. Inutile è stato pure l’appello al Vax Manager, figura istituita dal Pirellone per facilitare l’approccio al vaccino. “Il telefono è sempre occupato – racconta Stefano a BsNews.it – e anche l’e-mail che ho inviato ieri mattina non ha ancora avuto risposta”.
Quindi, stamane, Stefano ha telefonato al numero verde della Regione (800.894545) e l’operatore gli ha confermato che la difficoltà riguarda molti disabili. “Mi hanno detto che il problema non è mio e che stanno ricevendo tantissime segnalazioni simili – chiarisce – a quanto pare l’inghippo sta nella piattaforma e nel mancato inserimento dei dati delle persone affette da disabilità, una pratica che peraltro (secondo una circolare della Regione) avrebbe dovuto già essere completata da giorni”.
Il risultato? “Riprovi magari la prossima settimana”, ha risposto chi c’era dall’altro capo del telefono. Ma nel frattempo, anche nel Bresciano, ci sono migliaia di under 40, sani e non impegnati in attività prioritarie, che sono già stati vaccinati. Stefano, costretto dalla nascita sulla carrozzina da una tetraparesi spastica, non ne ha ancora diritto.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.